Nella Giornata mondiale della Terra i consorzi di bonifica laziali si uniscono al grido d’allarme per i cambiamenti climatici
È Sonia Ricci, Presidente di Anbi Lazio a dichiarare che “l’acqua è nel nostro statuto, ce ne occupiamo difendendo il territorio dai rischi idraulici e la distribuiamo all’agricoltura. Possiamo quindi confermare che, senza un intervento immediato, le prossime generazioni assisteranno alla desertificazione della nostra penisola”.
“I progetti ci sono – ha proseguito la Presidente Ricci – il “Piano Laghetti” promosso da Coldiretti e ANBI è una soluzione dai benefici immediati e dalla cui realizzazione dipendono progetti per la produzione di energia green, con conseguenti benefici per l’ambiente e per i contribuenti grazie ad un abbattimento delle emissioni di CO2 e dei contributi consortili”.
“Durante l’appena trascorsa stagione invernale – ha concluso Sonia Ricci – abbiamo registrato un deficit idrico del 40% e un aumento di 1°C rispetto le scorse annualità, ciò ha costretto gli agricoltori laziali ad azioni irrigue straordinarie per produzioni dallo scarsissimo fabbisogno idrico, gravando su riserve idriche sempre più in emergenza.”
Alle dichiarazioni della Presidente Sonia Ricci si è unito il Direttore Andrea Renna, che ha sottolineato come “le infrastrutture italiane e quelle laziali non sono in grado di gestire l’acqua. Attualmente solo l’11% delle acque reflue viene invasato, il restante 89% viene disperso. Limitare questo spreco realizzando piccoli invasi garantirebbe una riserva d’acqua utile al ripristino delle falde acquifere e di estrema importanza per la biodiversità del nostro eterogeneo territorio, fattore chiave per le prestigiose e riconosciute produzioni agroalimentari laziali”