L’accordo prevede la possibilità di gestire i rifiuti provenienti dall’attività agricola mediante circuiti organizzati territorialmente nel Lazio, incentivando i principi di responsabilizzazione e cooperazione tra i soggetti pubblici e privati e semplificando, al contempo, gli adempimenti a carico dei produttori agricoli
La Giunta della Regione Lazio ha approvato questa mattina la delibera proposta dall’Assessorato alle Politiche Abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti di concerto con l’Assessorato all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, e Ambiente e Risorse Naturali, con la quale è stato ratificato lo schema di “Accordo di Programma per una migliore gestione dei rifiuti agricoli”.
Gli accordi potranno stipularsi tra la Regione Lazio e altri soggetti appartenenti alla categoria dei produttori agricoli o alle associazioni di categoria rappresentative del comparto. Lo strumento ha, inoltre, lo scopo di aumentare l’efficacia della gestione e dei controlli e di contenere costi di gestione dei rifiuti, semplificando gli adempimenti a carico degli imprenditori agricoli. Le modalità di raccolta contemplate potranno dunque essere: porta a porta, raccolta con ecomezzo, conferimento in stazioni ecologiche o ecocentri.
“Ringrazio il collega Valeriani, gli uffici e le associazioni di categoria – dichiara l’Assessore Onorati – per il confronto proficuo, che ha portato in queste settimane alla lavorazione e all’approvazione della delibera molto attesa dal comparto agricolo. Questa modalità di accordo pubblico-privato incontra l’idea e la mission di questo assessorato, volte a migliorare il sistema della raccolta dei rifiuti agricoli, semplificare le procedure, sollevare gli operatori delle molte incombenze burocratiche e salvaguardare l’ambiente e il paesaggio. Il protocollo riguarda infatti numerose tipologie di rifiuti che recano indicazione della pericolosità o meno, della descrizione e del codice europeo di riferimento. Negli anni, solo per fare un esempio, l’incremento di utilizzo di materie plastiche ha sostenuto gli agricoltori nell’aumento della produzione e nel risparmio idrico ma, al tempo stesso, ha generato evidenti difficoltà nello smaltimento di importanti quantità di questi materiali. Penso a tubazioni per l’irrigazione, coperture, plastiche nere, teli di pacciamatura, contenitori per fitofarmaci, e altri materiali, che in questo modo potranno trovare, in una forma di gestione aggregata, una nuova opportunità di riciclo, di riuso o di più agevole smaltimento”.
“Semplificazione delle procedure, riduzione dei costi e maggiori controlli: questo accordo permetterà di realizzare un efficace sistema di raccolta dei rifiuti speciali in ambito agricolo con l’obiettivo di migliorare i processi di conferimento e trattamento degli scarti, contrastando possibili situazioni di smaltimento irregolare“, conclude Massimiliano Valeriani, assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti.