Ambiente e sostenibilità per l’economia e la salute. L’approccio scientifico di Elettra Ortu La Barbera, capolista LBC, per la tutela del territorio e delle persone. “Competenza, consapevolezza e dati misurabili per migliorare Latina”
Elettra Ortu La Barbera, segretaria LBC e candidata capolista del movimento, interviene su questi due temi, che sono stati peraltro al centro dell’evento pubblico che si è tenuto ieri mattina nella sede elettorale di Via Cattaneo e la scorsa settimana con Europa Verde, in entrambe le occasioni alla presenza del candidato sindaco Damiano Coletta.
“Quello dell’ambiente e la sostenibilità sono due temi che vanno a braccetto e che a me sono molto cari perché hanno a che fare con il benessere e la salute – afferma la candidata di Latina Bene Comune – La questione ambientale rappresenta un cardine fondamentale per il nostro territorio, che è vasto poco meno di 280 chilometri quadrati e che, nel corso dei decenni, è stato sfruttato senza una visione di prospettiva e senza alcuna attenzione all’impatto che certe opere avrebbero avuto sul territorio e sulla sua gente.
Esempio lampante il caso della discarica di Borgo Montello, sito che dall’amministrazione di Latina Bene Comune con Damiano Coletta sindaco, è stato definitivamente chiuso (ndr: in realtà la discarica ha chiuso per esaurimento e non per un atto amministrativo dell’ente comunale) per decenni ha avvelenato la vita delle persone che vi abitano intorno. È il caso anche della centrale nucleare, che con indifferenza delle amministrazioni precedenti, è stata costruita a due passi dal mare e che si è rivelata una scelta a completo discapito della salute dei cittadini.
L’approccio di uno sviluppo sostenibile e basato sull’economia circolare – sottolinea la capolista di LBC – fa fare delle scelte politiche coraggiose, come la gestione dei rifiuti pubblica, ma anche l’idea di chiudere il ciclo in una progettualità futura che possa creare opportunità.
Consapevolezza è un altro termine-chiave di questo ragionamento e del contesto ambientale. La consapevolezza dei cittadini è infatti quel motore civico che accende i riflettori sulle scelte di una amministrazione: segnale che le persone sono sempre più informate e sempre più attente alla gestione del territorio e delle sue risorse. Un bene per la comunità. E un bene per l’amministrazione, che se ha degli interlocutori preparati e partecipi, ha maggiori possibilità di attivare processi virtuosi. È quanto accaduto, per esempio, a Latina con tanti progetti che poi hanno visto la luce e che si sono mostrati come fiori all’occhiello della città: Upper, Ossigeno, Ecoschool, per citarne alcuni.
Ambiente e sostenibilità sono anche volani di economia e posti di lavoro: lo sviluppo di competenze ricercate e aggiornate sono la chiave per una città innovativa e sempre più “giovane” perché favoriscono quel ricambio culturale necessario per l’avvio di nuovi percorsi. Ed è a partire da questi temi che si creano anche nuova economia e posti di lavoro: a Latina solo con la creazione di ABC è stato possibile salvare 170 posti fissi e stabilizzarne altri 48. E altri ne arriveranno con l’allargamento del porta a porta. Questi sono fatti.
E ci sono i giovani. Il cambio culturale, che pone l’ambiente in un ruolo cruciale – e che il Covid ha accelerato – parte dalle generazioni più giovani che hanno forte l’esigenza di prendersi cura del nostro pianeta e spingono tutti noi a scelte attuali già indirizzate in questo senso. I dati scientifici parlano chiaro: il momento è adesso e non possiamo perdere altro tempo. Il nostro comune si è già impegnato a ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030. Ed una particolare attenzione ai dati è stata posta anche nel programma di LBC per i prossimi cinque anni: la misurabilità deve essere una caratteristica di tutti i dati che saranno a disposizione dell’amministrazione, perché è con dati misurabili che è possibile pianificare, effettuare interventi mirati e proporzionati, e migliorare dove possibile.
L’approccio olistico “one health” del G20 recentemente citato dai ministri della salute riuniti a Roma prevede che la salute umana passi attraverso quella animale e ambientale e dunque le scelte politiche di chi per ruolo istituzionale deve occuparsi dei cittadini, non può non tenere conto della sostenibilità ambientale: una città sostenibile è una città più sana”.