“La prossima variazione di bilancio, quella che arriverà in Consiglio comunale martedì prossimo ha, nella parte corrente, un unico denominatore: le feste. Non basta quello che finora è stato speso, dovremmo stare poco sotto i 300mila euro, nella variazione ci sono ulteriori risorse da destinare per queste iniziative, a volte camuffate sotto la voce iconica di “festa delle attività produttive”.
Non basta che, per esempio sia nel bando per l’Arena del Mare che per quello natalizie, la società che si è aggiudicata e che si aggiudicherà l’iniziativa, sia esentata dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (che correttamente andrebbe comunque quantificata ai fini di determinare il vantaggio economico accanto a quanto sborsa il comune), dell’energia elettrica e dell’acqua (pensate ai costi per raffreddare una pista di ghiaccio), il contratto anche per quella natalizia prevede che la società aggiudicataria possa avere dei “Ricavi derivanti dalle attività di somministrazione di cibi e bevande, di intrattenimento e realizzazione di eventi, serate a tema e altro svolte presso le aree affidate al concessionario per queste specifiche finalità”. Tutto questo per “favorire” le attività locali.
La variazione che arriva in consiglio rimpolpa con 60mila i capitoli per le manifestazioni turistiche; 13 mila euro la spesa della Presidente del Consiglio comunale, senza che i capigruppo siano mai stati messi al corrente della spesa come se si avesse a che fare con un fondo privato; 15mila euro ulteriori per i 90anni di Sabaudia, peccato che siamo entrati nel 91esimo mentre ancora impegniamo risorse per il novantesimo: è proprio vero a Sabaudia le lancette dell’orologio vanno all’indietro tra dieci anni invece dei cento anni festeggeremo la fondazione.
Oltre a questi altri 50mila euro per le attività produttive che, a tutto sono serviti, meno che a promuovere e rilanciare un settore in difficoltà. Un ulteriore e sostanzioso incremento del fondo di dubbia esigibilità a dimostrazione che forse c’è qualcosa che non funziona sul versante delle entrate. Insomma, siamo alle solite. Si finanziano le feste mentre la città è, in molte zone semicentrali, periferiche e nei borghi in uno stato di degrado, sporca e al buio. Dopo diversi mesi e passata un’estate si è intervenuti sulla illuminazione su via Cesare del Piano mentre la manutenzione ordinaria è sempre più un miraggio.
A tutto ciò si aggiunga quanto evidenziato nella rubrica Monitor di Lazio TV di giovedì passato. Una amministrazione che arroccata nelle stanze del comune difende ciò che agli occhi di moltissime persone appare indifendibile. Stiamo aspettando che ci diano chiarimenti su questioni importanti, come per esempio i costi di smaltimento dei rifiuti e altre interrogazioni su perché la città non funziona.
A proposito dovevano essere restituiti ai cittadini 50mila euro di spese postali incassate impropriamente in 5 anni fatti pagare agli utenti: la determinazione è stata fatta, in consiglio ci era stato assicurato che si sarebbe provveduti: ma queste non sono spese per le feste, i cittadini possono attendere. Mentre il Titanic va avanti in mare aperto, non resta che ascoltare l’orchestra che suona mentre affonda una città”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali d’opposizione, Vincenzo Avvisati, Simone Brina, Enzo Di Capua, Immacolata Iorio, Maurizio Lucci, Giancarlo Massimi e Paolo Mellano.