ALTRA MOLOTOV ALLE CASE POPOLARI E BOTTIGLIE CONTRO I CARABINIERI: LA “BATTAGLIA” ALLE ARLECCHINO CONTINUA

Non si fermano ancora gli atti intimidatori ai palazzi Arlecchino, le case popolari di Latina diventate piazza di spaccio

Intorno alle mezzanotte, sempre in Via Guido Rossa, dove è esploso l’ordigno che ha devastato un androne di un palazzo del comprensorio delle case popolare, alcuni ignoti hanno lanciato una bomba molotov, costruita rudimentalmente e resa incendiaria con sostanza alcolica. La molotov, in un atto intimidatorio molto simile a quello accaduto 24 ore prima contro un bar del centro commerciale “Latina Fiori”, ha innescato in incendio nell’androne del civico numero 6 in Via Guido Rossa. Le fiamme si sono auto-estinte da sole, sebbene ci sia stato l’intervento dei Vigili del Fuoco.

Ciò che hanno visto i residente, però, è stato inquietante: c’era un secchio pieno di alcol che stava bruciando, tanto da levarsi nell’androne del civico 6 un fumo che ha invaso l’edificio. Al contempo il portone era stato serrato da qualcuno in modo tale che nessuno potesse uscire né entrare.

Poco prima, una pattuglia dei Carabinieri era stata sfiorata da alcune bottiglie di vetro lanciate da qualcuno che ha preso di mira i militari che effettuavano un servizio di controllo della zona, ormai fortemente attenzionata dalle forze dell’ordine.

Sul posto, alle Arlecchino, dopo la mezzanotte quando sono avvenuti i due episodio inquietanti del lancio della bottiglia molotov e delle bottiglie di vetro contro i Carabinieri sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, compresa la Squadra Mobile di Latina con il dirigente Giuseppe Lodeserto e la Procuratrice Aggiunta di Latina, Luigia Spinelli. Giunti sul posto anche i tecnici della Scientifica che hanno proceduto a una sopralluogo dei luoghi colpiti dall’ennesimo attentato.

Quelli di stanotte hanno il sapere di atti intimidatori i cui destinatari, però, sono forze dell’ordine e, probabilmente, residenti della zona stufi di sopportare il viavai di assuntori di droga e le vedette piazzate dai personaggi con interessi nello spaccio d sostanze stupefacenti. La disputa innescata mesi fa per il controllo del racket criminale prosegue.

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