Nella giornata di ieri, sotto il coordinamento dalla sala operativa della Capitaneria di porto di Gaeta, si è svolta, all’interno del porto commerciale, un’esercitazione complessa, così chiamata in quanto, simulando una serie di scenari emergenziali concomitanti, vengono coinvolti personale e mezzi navali oltre che della Guardia Costiera, di altri Enti/Organi dello Stato a vario titolo interessati nelle supposte ipotesi d’intervento.
L’attività addestrativa ha avuto inizio intorno alle ore 11.00, con la simulazione di un’esplosione e consequenziale incendio a bordo di una nave commerciale ormeggiata sulla cd. banchina di riva del porto commerciale di Gaeta, a cui seguiva uno sversamento di idrocarburi in mare e l’assistenza sanitaria ad un marittimo.
Nella sequenza degli eventi ipotizzati, a seguito dell’esplosione, il comandante della nave lanciava l’allarme e, rilevato il conseguente incendio, attivava la macchina dei soccorsi per il tramite della Guardia Costiera, partecipando attivamente, assieme a tutto l’equipaggio, fin dalle fasi inziali, al relativo contenimento previo impiego della squadra antincendio e dei mezzi estinguenti di bordo.
La sala operativa della Capitaneria di porto, ricevuta la chiamata di emergenza, in attuazione delle vigenti pianificazioni operative, assumeva il coordinamento delle operazioni e dava avvio alle specifiche e pertinenti procedure volte a contrastare gli eventi avversi.
Interveniva, pertanto, nell’immediatezza il personale del Nucleo operativo intervento portuale della Capitaneria di porto e, in mare, le motovedette CP 2112 e CP 724.
La sala operativa, altresì, allertava nell’immediatezza il personale dei Vigili del fuoco tramite chiamata al numero d’emergenza, che interveniva con personale della sezione navale e della componente terrestre dando, anche nelle dinamiche dell’esercitazione, un apporto operativo essenziale, assumendo il coordinamento tecnico delle operazioni volte a reprimere l’incendio.
Fondamentale, inoltre, l’apporto dei servizi tecnico nautici, in particolare dei rimorchiatori portuali, dotati di appositi mezzi antincendio di bordo preordinati a tal fine, del pilota del porto e degli ormeggiatori. Interveniva, inoltre, il mezzo antinquinamento denominato “Bino”, operante per conto del Ministero dell’Ambiente e la ditta concessionaria per il servizio di prevenzione ed intervento antinquinamento, incaricata dall’Autorità di Sistema portuale di Civitavecchia. Durante le operazioni la pattuglia della Polizia di Stato garantiva l’ordine pubblico e seguiva, coadiuvato dal personale dell’Autorità di sistema portuale con specifiche mansioni, tutte le fasi volte a assicurare il rispetto delle misure di security.
Oltre all’azione di lotta all’incendio sulla nave e di contenimento in mare dell’inquinamento tramite la stesa di panne di contenimento ed oleo-assorbenti, nella dinamica dell’evento esercitativo, si interveniva anche in soccorso di un membrio dell’equipaggio per il quale si simulava l’intossicazione a causa dei fumi sviluppatisi nell’incendio. Lo stesso veniva affidato alle cure del personale sanitario del Servizio 118.
L’esercitazione ha consentito di testare i tempi d’intervento, la fluidità delle comunicazioni e di addestrare in situazioni realistiche il personale e gli equipaggi, anche al fine di migliorare la cooperazione tra i vari operatori pubblici e privati, con il coordinamento necessario della sala operativa della Capitaneria di porto di Gaeta.