“AIUTATECI A FERMARE CHI SPEZZA GLI ALBERI”, L’APPELLO DEI VOLONTARI DEL PARCO SAN MARCO

I volontari del Patto di Collaborazione per il Parco San Marco a Latina si appellano ai cittadini: “Aiutateci a fermare chi spezza gli alberi”

“Mentre scriviamo queste righe (20 ottobre) arriva la segnalazione di un altro albero spezzato sempre su via Aprilia è il quarto in pochi giorni, il sesto dall’inizio dell’estate; sconcerto, indignazione e rabbia sono palpabili nella voce dei cittadini per questa azione che rappresenta uno sfregio verso la città intera.

Oriana Ciaccio, firmataria del patto di collaborazione per Parco San Marco ci racconta cosa sta accadendo: “Quando mi sono arrivate le foto degli alberi spezzati è stato un colpo al cuore, il primo l’avevo scoperto durante il censimento della flora del parco (sono 614 gli alberi e arbusti nel parco), erano i primi di agosto, un giovane liquidambar che si trova su via Aprilia al lato parcheggio aveva tutti i rami spezzati, oggi quell’alberello si è ripreso, madre natura è incredibilmente forte.

Ma a fine settembre mi arrivano le foto di un Gingko biloba, uno dei due che si trova all’interno del parco, accanto al monumento all’inclusione, spezzato a metà, per tutti i volontari che da metà aprile e per tutta questa infinita torrida estate hanno annaffiano gli alberi è stato un dolore immenso. Di qualche giorno fa la triste scoperta prima un ibiscus poi altri due Alberi di Giuda sempre lungo via Aprilia all’incrocio con via Tucci distrutti. Già nelle settimane precedenti avevano tentato di spezzare un albero di Giuda ma questo bellissimo albero dalle foglie a forma di cuore e dai caratteristici fiori fucsia è molto flessibile, i vandali  non erano riusciti nel loro intento e l’avevano lasciato incastrato nella recinzione della palazzina adiacente.

Quello è un punto molto trafficato i poveri alberi con la chioma a testa in giù hanno attirato l’attenzione di molti passanti e automobilisti, così mi è stato segnalato che, durante l’estate, questi stessi atti di vandalismo sono stati perpetrati anche ai danni di altri alberelli che si trovano nell’area verde a lato del mercato coperto tra via Sauro e Via Fratini. Mi sono attivata e ho informato l’ufficio del verde che mi ha prontamente autorizzata a tentare di salvare il possibile: i volontari Tito e Giorgio hanno praticato un taglio pulito e disinfettato la ferita ma quello che rimane degli alberi  purtroppo è solo un triste moncone. Noi del Patto di Collaborazione abbiamo inviato un esposto al Comune di Latina e a tutti gli organi di polizia, abbiamo chiesto passaggi più frequenti della pattuglie nei parcheggi e nei viali interni; al Comune abbiamo chiesto che venga abbassata la siepe che corre lungo viale Rossetti per aumentare la visibilità dalla strada all’interno del parco, speriamo di essere ascoltati.

L’invito a tutti i cittadini è quello di tenere gli occhi aperti, soprattutto dopo il tramonto, e segnalare alle forze dell’ordine comportamenti scorretti o sospetti perchè a questo punto non è la bravata isolata di qualche adolescente annoiato ma è si tratta di un comportamento ripetuto che potrebbe devastare tutte le nuove e prossime messe a dimora. Parco San Marco è oggetto continuo di atti di inciviltà, cicche di sigarette ovunque, immondizia sul prato e nel laghetto, cani sciolti che pascolano lasciando le loro deiezioni in quelle aiuole che i volontari con tanta dedizione sono riusciti a far fiorire, corrugati di protezione e tutori di sosegno delle piante che vengono continuamente divelti; e che dire del fatto che nonostante la continua opera di sensibilizzazione ed educazione ambientale, nonostante i cartelli realizzati e spesati dai volontari non si ferma la pessima abitudine di lanciare cibo nel laghetto.

Siamo affranti ma non possiamo arrenderci, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini, se vedete qualcuno che lascia l’immondizia, le cicche o le deiezioni del cane in giro non voltatevi dall’altra parte, invitatelo a comportarsi correttamente. Se vedete qualcuno che spezza gli alberi chiamate le forze dell’ordine!”.

A scriverlo, in una nota, i volontari del Patto per Parco San Marco.

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