AGRICOLTURA, LE CRITICHE DI FAZZONE A “LOLLO”

francesco-lollobrigida
Francesco Lollobrigida

È il senatore pontino, Claudio Fazzone (Forza Italia), a presentare un’interrogazione al Senato che critica il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Diversi i punti sollevati, tra cui le criticità di AGEA (Agenzia Generale per le Erogazioni in Agricoltura.

È il sito greatitalianfood.trade.it a mettere in evidenza i dubbi del senatore di Fondi. “L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura è l’organismo pagatore che gestisce direttamente a livello nazionale la maggior parte dei fondi destinati all’agricoltura con funzione di coordinamento anche per le Regioni in cui sono presenti organismi pagatori regionali, gestendo direttamente con il nuovo sistema informatico anche gli OPR ARCEA (Calabria) e ARGEA (Sardegna); AGEA, per tramite del suo direttore, ha più volte vantato l’efficacia della sua azione e la performance dei suoi nuovi sistemi informatici con numerosi comunicati stampa, nonché in un’audizione alla Camera dei deputati il 3 aprile 2024, spiegando il miglioramento informatico ottenuto rispetto ai sistemi obsoleti precedenti’.

Dalla lettura delle pagine di autorevoli testate giornalistiche (Italia Oggi del 24 gennaio, 21 agosto e 28 agosto 2024; l’Espresso del 9 agosto 2024) si rilevano numerosissime denunce sul malfunzionamento del sistema: cosa di fatto confermata dalle continue proroghe concesse dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; l’interrogante ha verificato direttamente l’esistenza di numerose lamentele, anche fatte da centri autorizzati di assistenza agricola appartenenti a confederazioni storiche, come Confagricoltura, della cui struttura tecnica e capacità operativa non è lecito dubitare“.

“Le numerose segnalazioni provenienti da tutto il territorio nazionale di competenza di AGEA, ARCEA e ARGEA contrastano, dunque, con i comunicati rilasciati dal direttore di AGEA, che smentisce i disservizi e scarica sempre la responsabilità sull’operato dei centri di assistenza, ritenuti inadeguati all’utilizzo del nuovo sistema“.

La PAC 2024 verrà ricordata per le disfunzioni sistemiche di AGEA e i danni da essa provocati agli agricoltori italiani: “normalmente la campagna PAC viene aperta nel mese di gennaio e chiusa al 15 maggio con tradizionali proroghe al 15 giugno, mentre quest’anno dovrebbe terminare il 24 settembre; va anche ricordato che il giorno stesso della presentazione della domanda, entro il 15 maggio, gli agricoltori vanno in banca per chiedere un anticipo sulle somme che poi otterranno come aiuto dalla PAC, dimostrando il titolo per farlo con la copia della domanda; quest’anno, molto più degli altri anni, l’anticipo PAC era atteso come la pioggia sui campi per far fronte con un po’ di liquidità alla crisi dei prezzi di mercato, ai costi crescenti e alla siccità, ma non è stato possibile accedervi perché il sistema non ha consentito di ottenere la domanda stampata

Le disfunzioni di AGEA nella campagna PAC 2024 sono da attribuire in primis al malfunzionamento del sistema informativo dell’agricoltura nazionale. L’interrogazione in esame annota infatti che: “a creare queste complicazioni è stata la novità introdotta dal sistema informatico che prevede di presentare le domande su particelle di riferimento e non più su particelle catastali. Si tratta di un’elaborazione grafica in base all’omogeneità del colore, una fotointerpretazione di dati satellitari e di droni. Se gli ettari dichiarati non coincidono, dev’essere presentata un’istanza di riesame perché quella particella fotointerpretata dal sistema venga valutata da una persona“.

“Il sistema che fa capo al sistema informativo nazionale non funziona da mesi, appare poco adeguato alle reali esigenze degli operatori e si blocca nonostante l’aggiornamento continuo ogni settimana: ad aprile c’era la versione 5.1, oggi c’è la versione 8.6. Ciò sta ritardando pesantemente la validazione dei fascicoli aziendali grafici e di conseguenza la presentazione delle domande; si aggiunge la farraginosità del metodo che produce molte pagine per ogni singolo atto, anche per le aziende più piccole“.

I ritardi iniziali, prosegue il senatore Claudio Fazzone, rischiano ora di provocare danni inaccettabili agli agricoltori in Italia: “le disfunzioni nel primo anno della nuova programmazione, al netto dei proclami fatti da AGEA in merito ai successi ottenuti a livello informatico, un rallentamento nell’erogazione dei pagamenti è stato fisiologico e potrebbe anche essere giustificato, ma considerata la confusione informatica attuale si rischia di mettere a repentaglio non tanto gli anticipi quanto i saldi; questa situazione mette in dubbio la prossima campagna e questo non sarebbe tollerabile visto come si sta chiudendo il 2024“.

L’interrogazione di Palazzo Madama si sofferma sui fondamentali. ‘Si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione dei malfunzionamenti, dell’impatto che questi potrebbero avere sui pagamenti alle aziende agricole, cruciali per la loro sopravvivenza, e delle recentissime scelte procedurali assunte da AGEA; se ritenga necessario assumere iniziative al fine di ovviare ad eventuali rischi che possano verificarsi in fase di acconto e saldo dei pagamenti; se ritenga necessario e urgente, a tutela delle aziende agricole, valutare l’opportunità di procedere ad una gestione straordinaria dell’Agenzia al fine di rimuovere gli ostacoli esistenti causati dall’attuale dirigenza“.

Articolo precedente

SI SENTE MALE SULLA SS PONTINA: SALVATO DALLA POLSTRADA

Articolo successivo

INSEGUITI PER LE VIE DI LATINA DOPO AVER RUBATO L’AUTO: PATTEGGIANO LA PENA I 4 “PROFESSIONISTI” IN TRASFERTA

Ultime da Politica