Matteo Adinolfi (Lega-Gruppo ID): “Sostegno pieno agli agricoltori, protagonisti nella tutela dell’ambiente e della nostra salute. Giovedì sarò a Roma tra i manifestanti”
“Con il dibattito in plenaria di Strasburgo mi auguro si possano ripensare le misure ambientaliste e fiscalmente vessatorie della Politica Agricola Comune (PAC), che mortificano la capacità produttiva e di reddito del comparto agricolo, già compromessa pesantemente da calamità naturali e rincari energetici. L’Europa e i singoli paesi membri devono rivedere l’approccio dispotico e abbracciare politiche più equilibrate e razionali, con l’intenzione di tutelare l’agricoltura e tutte le famiglie che da questa dipendono, assicurando dignità nel lavoro.
È assurdo pensare all’obbligo di lasciare il 4% del suolo incolto per favorire la biodiversità, alla soppressione di alcune agevolazioni fiscali come quelle per il gasolio agricolo o all’apertura europea alla produzione di carne sintetica in laboratorio o di alimenti a base di insetti. Al governo italiano chiedo un intervento immediato con misure concrete di sostegno al comparto, tra le quali la reintroduzione dell’esenzione dei redditi agricoli dall’Irpef e la riduzione dell’iva su alcuni prodotti. Giovedì sarò a Roma tra i manifestanti, ai quali rinnovo la piena solidarietà”.
Lo dichiara in una nota l’eurodeputato della Lega Gruppo ID Matteo Adinolfi.
“Come Lega Gruppo ID mi batterò ostinatamente per un’agricoltura sempre più moderna, che sappia coniugare tradizione e innovazione tecnologica, per l’aumento della produzione e il miglioramento della qualità di vita dei nostri agricoltori, protagonisti senza dubbio della tutela dell’ambiente e della nostra salute. In particolare, gli agricoltori italiani hanno fatto scuola in Europa e nel mondo con prodotti d’eccellenza che per tipologia e metodologia di coltivazione/produzione offrono benefici all’organismo umano. Al riguardo, nella mattinata odierna sono intervenuto in plenaria sul tema delle piante ottenute mediante nuove tecniche e degli alimenti e mangimi da esse derivanti.
In un’epoca in cui la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica sono al centro delle nostre preoccupazioni, è necessario fare alcune riflessioni: le nuove tecniche offrono la promessa di migliorare la produttività agricola, rendendo le coltivazioni più resistenti alle malattie, alle condizioni climatiche avverse e riducendo la necessità di utilizzare pesticidi, ma dobbiamo essere vigili nell’assicurare che questi progressi in campo agricolo siano sicuri per la salute umana, rispettosi dell’ambiente ed eticamente accettabili. Non dobbiamo trascurare l’impatto che le scelte delle istituzioni europee avranno sui consumatori e soprattutto sui rappresentanti del settore agricolo, da troppo tempo vessati dalle politiche agricole comunitarie”.