AGGRESSIONE OMOFOBA, SCATTANO I DASPO PER I 4 DI FONDI: LOCALI E MOVIDA VIETATA A TERRACINA

Aggressione omofoba nel bar di Terracina: il Questore di Latina emette i Daspo Urbano a carico dei quattro indagati di Fondi

La continua attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nei luoghi della movida e dei locali pubblici della Provincia ha consentito al Questore di Latina, su proposta della Stazione Carabinieri di Terracina, e dopo l’attenta valutazione degli atti di indagine da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine, di dare tempestiva applicazione alle nuove forme di DASPO introdotte dall’ultimo “Decreto Sicurezza” riguardanti il mondo della movida e dei locali pubblici.

Il Questore di Latina, Raffaele Gargiulo, ha emanato quattro DASPO Urbani nei confronti di altrettanti uomini, tutti di Fondi, resisi responsabili di aver aggredito in un bar di Terracina, con calci e pugni, un 47enne della zona per motivazioni determinate dal suo orientamento sessuale, causandogli lesioni personali giudicate guaribili in 10 giorni.

Si tratta, come noto, di Massimiliano Di Crocco (46 anni), Michele Caccia (37 anni) e Salvatore Di Manno (31 anni), sottoposti agli arresti domiciliari lo scorso ottobre; per il quarto responsabile, Francesco De Filippis (25 anni), l’obbligo di firma dei Carabinieri sempre nell’ambito dell’operazione eseguita dai Carabinieri di Terracina, su ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Molfese.

Davanti al Gip Molfese, i quattro hanno negato di aver aggredito il giovane di Terracina in un bar sulla SS Pontina. La violenza del gruppo, secondo l’inchiesta del sostituto procuratore di Latina, Andrea D’Angeli, peraltro, era stata ripresa dalle telecamere del sistema di video-sorveglianza installato nei locali del bar all’interno di un centro commerciale.

Leggi anche:
GIOVANE PICCHIATO PERCHÈ GAY: COLPITO IN TESTA CON UN PORTACENERE. 4 I RESPONSABILI DI FONDI

Le successive indagini svolte dai militari del luogo hanno consentito l’identificazione e la denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria dei quattro aggressori, nonché proporre al Questore di Latina l’applicazione della misura di prevenzione in argomento nei confronti degli autori.

E proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza in luoghi di incontro o svago, vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, in analogia appunto per i soggetti colpiti dal DASPO sportivo.

Scatta così il divieto, per il periodo loro imposto, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, ed affini ricadenti nell’area del centro urbano del Comune di Terracina. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Articolo precedente

COVID: 401 I NUOVI CASI NELLA PROVINCIA DI LATINA

Articolo successivo

AGRICOLTURA: “LAZIO PRIMA REGIONE IN ITALIA PER START UP CREATE CON FONDI EUROPEI”

Ultime da Giudiziaria