AGGRESSIONE AL COMUNE DI CORI, LA PRESA DI POSIZIONE DI SINDACATO E ORDINE ASSISTENTI SOCIALI

Aggressione degli assistenti sociali al Comune di Cori, arriva la presa di posizione del segretario del sindacato Cisl Fp

Fa discutere ciò che è successo il 27 settembre al Comune di Cori quando dipendenti dei Servizi Sociali del Comune sono stati minacciati con un coltello da un minorenne che pretendeva soldi

“Ennesimo atto di violenza nei confronti degli assistenti sociali, l’ultimo solo in ordine cronologico” spiega il segretario del sindacato Cisl Fp, Raffaele Paciocca. “Un minorenne, conosciuto ai servizi, è entrato negli uffici armato di coltello e dopo averlo puntato al collo di uno degli assistenti sociali e successivamente alla responsabile del servizio ha preteso 150 euro. Soltanto il sangue freddo degli impiegati e della responsabile dell’ufficio hanno evitato il peggio facendo desistere il minore. Tempestivo è stato anche l’intervento dei carabinieri del Comando di Cori che hanno tratto in arresto il minore che si trova a disposizione della Procura per i minori di Roma che valuterà quale misura cautelare emettere”.

“La Cisl Fp esprime la sua solidarietà ai lavoratori e il proprio grazie agli assistenti sociali coinvolti e alle forze dell’ordine che hanno evitato che gli accadimenti di qualche giorno fa si potessero tramutare in una vera e propria tragedia – prosegue il segretario -. Noi della Cisl vogliamo però ricordare alle amministrazioni che c’è la necessità di garantire una tutela per questi lavoratori che in prima linea, quotidianamente, si trovano ad affrontare situazioni difficili, spesso con contratti di lavoro a tempo determinato e con personale ridotto”. 

“Ricordiamo che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato il decreto n. 110 dell’8 agosto 2023 che determina le risorse assegnate agli ambiti territoriali per gli assistenti sociali in servizio nell’anno 2022 e indica le risorse prenotate per il 2023, sulla base dei dati inseriti sulla piattaforma SIOSS entro la data del 28 febbraio scorso. Sulla base della valutazione operata dal Ministero dei prospetti riassuntivi, presentati dagli ambiti territoriali entro il 28 febbraio scorso contenenti il numero effettivo dei professionisti in servizio nel 2022 nei limiti delle somme prenotate, gli ambiti territoriali avranno a disposizione 64.817.085,41 di euro. La cifra sale a 94.317.247,51 di euro per l’anno 2023.

Si rende dunque necessario uscire dall’immobilismo e dal precariato; i fondi ci sono, il personale c’è e va tutelato – conclude Paciocca -. È ora di impegnarsi seriamente per garantire i diritti dei lavoratori e i diritti dei cittadini che in questo clima si trovano troppo spesso in situazione di discontinuità del servizio. Ci aspettiamo che i vari distretti provinciali raccolgano il nostro invito ad aprire dei tavoli di confronto per procedere nel minor tempo possibile alla stabilizzazione del personale attualmente in essere e a garantire loro la sicurezza sul posto di lavoro”.

A intervenire anche anche Laura Paradiso, presidente del Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti sociali del Lazio. “Ci auguriamo che la politica prenda atto della gravità della situazione generata dai pericoli per la propria incolumità personale e dalla precarietà in cui gli assistenti sociali svolgono ogni giorno la propria professione e che metta in atto tutte le risorse possibili per dare risposte concrete alla comunità professionale”.

“Al forte disagio causato da atti di violenza dei quali gli assistenti sociali sono, purtroppo, sempre più vittime, si accompagna quello relativo alla precarietà dei contratti: moltissimi Comuni non si sono adeguati alla stabilizzazione del personale nonostante i fondi stanziati. L’origine della violenza – conclude Paradiso – risiede molto spesso nella differenza tra le aspettative che hanno le persone e i servizi che effettivamente vengono offerti. Per questo motivo è necessario dotare tutte le Amministrazioni di sufficienti risorse sia di personale, sia di servizi a favore della popolazione”. 

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