AGGREDITI IN PIAZZA MORO A LATINA: INCAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE, 1 ANNO IN UNA REMS

Finiscono il turno di lavoro e vengono aggrediti da un passante a Latina: si è conclusa l’udienza preliminare

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha dichiarato, nell’ambito del rito abbreviato, incapace di intendere e di volere il 46enne di Latina, accusato di tentato omicidio. Per l’uomo, difeso dall’avvocato Oliviero Sezzi, è stato disposto 1 anno all’interno di una Rems, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza che, in Italia, indicano una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.

Lo scorso mese di aprile, era stato ammesso dallo stesso Gip Cario il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica che ha stabilito l’incapacità dell’uomo a intendere e volere. È stata confermata quindi la conclusione a cui era arrivata la perizia redatta dal medico legale Lorenzo Maria Contini: l’uomo non era in grado di percepire cosa stava facendo al momento dell’aggressione di una coppia di Latina avvenuta a giugno 2023, a Piazza Moro.

Subito dopo averne disposto l’arresto ai domiciliari, l’allora giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, aveva svolto l’interrogatorio di garanzia per l’uomo di 46 anni, accusato di tentato omicidio, lesioni e detenzione di arma.

Il 46enne era stato arrestato domenica 4 giugno dopo aver aggredito una coppia che aveva appena finito di lavorare presso un locale nella zona di Piazza Moro. La donna era stata spintonata dall’uomo che si aggirava, come spesso gli capitava, dalle parti di Piazza Moro; mentre l’uomo era stato persino ferito al petto con un fendente di un coltello. Una ferita che, seppur lieve, aveva comportato il trasferimento al Santa Maria Goretti per gli accertamenti e le medicazioni.

L’uomo era stato interrogato dal Gip La Rosa al quale aveva spiegato di aver aggredito la coppia perché era irritato dai rumori provenienti dal locale dove lavorano le due vittime. Il 46enne, peraltro già in cura in un centro di salute mentale, presentava un disagio psicologico da diverso tempo e per tale ragione il legale aveva chiesto una perizia psichiatrica per far sì che non gli fosse applicata nessuna misura cautelare. Il Gip La Rosa aveva già deciso il trasferimento dell’uomo in un centro terapeutico.

A costituirsi parti civili, nel giudizio abbreviato, la coppia aggredita, tramite l’avvocato Antonio Turri. Finito il procedimento penale, la coppia tenterà la strada del risarcimento in sede civile.

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