Accusati di aver rapinato una prostituta nella zona di Via Cristoforo Colombo a Roma: ad essere coinvolti cinque ragazzi di Aprilia
I cinque giovani di Aprilia, arrestati dalla Squadra Mobile di Roma e posti ai domiciliari a fine settembre per aver aggredito per aver aggredito una prostituta nella zona dell’Eur di Via Cristoforo Colombo, in Piazza Pakistan, chiedono di patteggiare la pena. Assistiti dagli avvocati D’Amico, Malecchi, Cavallin, Civitello e Indovino, i cinque giovani saranno giudicati dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma che deciderà se accogliere o meno la richiesta di patteggiamento.
Dopo l’arresto, i giovani – tre 19enni, un, 20enne e un 21enne – erano comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Il Gip Molfese aveva convalidato l’arresto per tutti e cinque, sostituendo, su richiesta degli avvocati difensori, la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di firma.
I cinque giovani sono accusati di tentata rapina aggravata in concorso. Nel corso delle perquisizioni eseguiti dalla Squadra Mobile di Roma nelle case dei cinque giovani furono trovati, oltreché a un pistola scacciacani, anche un manganello telescopico e una mazza.
I fatti erano accaduti il 20 settembre nella zona di Via Cristoforo Colombo, all’Eur di Roma, ossia nell’area dove sono solite prostituirsi le lucciole. I cinque giovani apriliani, secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo una serata di svago a Roma, si sono diretti nel più classico dei “tour” tra le prostitute dell’Eur.
I cinque avrebbero tentato di rapinare una delle prostitute dopo averla abbordata e forse dopo una prestazione a pagamento. L’aggressione è scattata perché i giovani volevano derubare la donna dei soldi guadagnati nella serata e parrebbe che uno di loro avrebbe estratto una pistola per minacciarla.
La stessa prostituta ha sporto denuncia sostenendo anche di essere stata picchiata dal gruppo di giovani che, per inciso, sarebbero stati messi in fuga da un uomo che si trovava nei paraggi. È in quel momento che uno dei cinque giovani avrebbe persino sparato in aria un colpo con la pistola scacciacani per allontanare l’uomo. Fatto sta che i cinque accusati, dopo il trambusto, hanno rincasato verso Aprilia, senza sapere che la mattina dopo sarebbero stati raggiunti dai poliziotti della Squadra Mobile di Roma.
Il loro caso, successivamente, è stato trasferito alla Procura di Roma competente territorialmente, in quando i fatti sono accaduti nel Comune capitolino.