AGGREDÌ CON UN’ANNAFFIATOIO DI BENZINA I CARABINIERI: CONDANNATO A 1 ANNO E 4 MESI

Accusato di maltrattamenti contro i nonni, si è concluso il rito direttissimo presso il Tribunale per un giovane di 22 anni

Arrestato anche per una serie di rapine insieme a Davide Tomassini, il 22enne Michele Saltarelli oggi, 14 aprile, assistito dagli avvocati Stefano Perotti e Valerio Righi, è stato giudicato con il rito direttissimo per un episodio accaduto la notte del 4 novembre scorso quando era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabineiri.

I militari dell’Arma di Cisterna di Latina, su richiesta pervenuta al 112, erano intervenuti per una lite in ambito familiare ad opera del ventiduenne. Appena giunti sul posto, i Carabinieri avevano riscontrato la presenza del giovane, in evidente stato di alterazione psico-fisica, che, alla loro vista, aveva iniziato ad aggredirli e minacciarli. I militari, insieme ai colleghi della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aprilia, che nel frattempo erano giunto in supporto, avevano provato a contenere il ragazzo.

Il giovane, invece di calmarsi, aveva afferrato un’annaffiatoio contenente benzina, scagliandosi contro i militari, colpendoli con calci e pugni e minacciandoli. Nonostante diversi tentativi, non essendo riusciti a far desistere il giovane dal proprio agire violento, i militari avevano provveduto ad immobilizzarlo, vedendosi costretti a fare finanche ricorso all’utilizzo dello spray in dotazione al personale della Stazione Carabinieri di Cisterna di Latina. 

Alla fine, i Carabinieri avevano arrestato, in flagranza di reato, il 22enne per violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale, oltre che per lesioni. Tutti reati a cui deve rispondere il giovane.

Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Beatrice Bernabei, nel giudizio odierno, ha accolto le tesi della difesa, riqualificando il fatto ed escludendo il reato di violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale. Al termine della camera di consiglio, il 22enne è stato condannato alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione, con la concessione della attenuanti generiche.

I Carabinieri, a seguito dell’accaduto, erano stati sottoposti a controllo medico presso l’ospedale “Città di Aprilia”. Su istanza degli avvocati Perotti e Righi, il giudice aveva accordato di giudicare il giovane tramite un rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica.

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