AGENTE DELLA PENITENZIARIA PERSEGUITA LA EX A LATINA: PENA PATTEGGIATA A 1 ANNO E 4 MESI

legge

Si è conclusa l’udienza preliminare per l’agente della polizia penitenziaria accusato di aver perseguitato la sua ex ragazza

Ha patteggiato la pena (sospesa) di 1 anno e 4 mesi G.R., il 31enne agente della polizia penitenziaria accusato di stalking ai danni della ex ragazza. Assistito dall’avvocato Gianni Lauretti, il giovane si è visto accogliere l’istanza di patteggiamento dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, che ha revocato la misura del divieto di avvicinamento alla vittima dei suoi comportamenti.

L’accusa è quella di stalking ai danni della sua ex ragazza di 28 anni. Entrambi, accusato e vittima, sono di Latina. Il rinvio dell’udienza, disposto dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, era arrivato in ragione del fatto che l’avvocato difensore aveva mosso una eccezione sulla legittimità della costituzione di parte civile da parte della ragazza, assistita dall’avvocato Maria Belli.

Ad aprile 2024, il 31enne, accusato di stalking, che nel frattempo, avendo vinto un ricorso in sede amministrativa, è stata reintegrato sul posto di lavoro, sebbene senza l’utilizzo dell’arma, aveva chiesto il patteggiamento a 1 anno e 4 mesi. Al contempo, il giovane aveva intrapreso un percorso psicologico attraverso l’Ufficio di esecuzione penale esterna, come previsto nei casi di messa alla prova.

A metà febbraio, il giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, aveva disposto una nuova ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il 30enne. A febbraio, davanti all’allora giudice monocratico del Tribunale di Latina, Clara Trapuzzano, si era svolto il rito direttissimo nei confronti del 30enne che, il 6 febbraio, era stato arrestato dai Carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna. Si trattava di un processo distinto (ma connesso) da questo che si è svolto con l’udienza preliminare.

Il 31enne, infatti, nonostante avesse un provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa, secondo l’accusa, aveva cercato di avvicinare la ragazza. È per questo che i Carabinieri della Compagnia di Latina lo avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, per il reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa famiglia e del divieto di avvicinamento dei luoghi frequentati dalla persona offesa.

La giovane, immediatamente, una volta aver visto l’uomo nel centro commerciale di Latina Fiori dove era anche lei presente, aveva contattato il 112 che ha inviato sul posto una pattuglia della sezione Radiomobile e una pattuglia della Stazione Carabinieri di Borgo Podgora.

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