AFFITTI BREVI E TURISMO E SABAUDIA, LA LENTE DELL’OPPOSIZIONE

Locazioni con finalità turistiche, i consiglieri comunali d’opposizione di Sabaudia interrogano l’amministrazione Mosca

“Sabaudia – spiegano i consiglieri comunali Simone Brina, Giancarlo Massimi e Vincenzo Avvisati – si caratterizza per una speciale vocazione turistica per la presenza di oltre venti chilometri di litorale e per essere all’interno del parco nazionale del Circeo; I flussi turistici sono per la maggior parte concentrati nel periodo estivo e rappresentanti da vacanzieri giornalieri e da una fortissima presenza di turismo in abitazioni diverse da quella principale. La residenzialità extralberghiera, nelle forme di affitti brevi e turistici, rappresenta una parte considerevole del fenomeno ad esso collegato”.

Inoltre, si legge nell’interrogazione, “dal sistema regionale open data le attività ricettive relative agli alloggi ad uso turistico regolarmente abilitate nel territorio del comune di Sabaudia sono, nel secondo quadrimestre del 2024 n.60 (52 nel primo quadrimestre), a San Felice Circeo 72, a Sperlonga 59 a Minturno 479 ecc.”.

“Il Governo è intervenuto a disciplinare con apposita normativa gli affitti brevi e quelli turistici, superiori a 30 giorni, introducendo diverse regole in materia, quali, per esempio per gli affitti brevi e per gli affitti turistici superiore a 30 giorni, l’obbligo di acquisizione del CIN (codice identificativo nazionale) per tutte le tipologie; per gli affitti brevi in forma imprenditoriale di presentare la Scia. La norma disciplina, altresì, gli affitti brevi per finalità turistiche per un periodo inferiore a 30 giorni e che per la Regione lazio devono rispondere, in via generale, a quattro requisiti: le caratteristiche della struttura, la comunicazione di inizio attività (CIA), il codice identificativo regionale (CIR) e la trasmissione dei flussi turistici.

Questo sistema complessivo di gestione e fruizione turistica necessità di una attività da parte della pubblica amministrazione, attesa anche il risvolto in termini di fiscalità generale e comunale. Questa particolare situazione ha notevoli impatti sulla politica insediativa e che chiama in causa direttamente specifiche responsabilità dell’amministrazione, tenuta ad intervenire su un tema particolarmente delicato in un contesto urbano che sta espellendo le giovani coppie rendendo difficile insediarsi nel perimetro cittadino e costringendole, di fatto, a trovare soluzioni insediative nelle cittadine confinanti, a conforto di ciò basta leggere i dati demoistat relativi al bilancio demografico.

“Anche in vista della prossima stagione turistica, ed alla luce della complessa ed articolata normativa, in relazione all’impatto su un territorio turistico caratterizzato da questi particolare tipi di locazione, sarebbe opportuno dotarsi di apposito regolamento che affronti la tematica puntando, ad una disciplina della materia specifica, ad individuare ulteriori forme per garantire la residenzialità (per esempio interventi sull’IMU, oltre quello già presente su canoni di locazione sottoscritti attraverso le organizzazioni sindacali, che favoriscono le locazioni ai giovani ed alle giovani coppie o che non espella le famiglie con particolare riferimento alla locazione nonchè sulla Tassa dei Rifiuti), introducendo finanche eventuali limiti di saturazione ecc.”.

Sarebbe importante, alla luce della predetta normativa, un incontro con le associazioni di categoria, gli operatori del settore aperto anche ai cittadini, attesa la particolare innovazione introdotta dal legislatore con le relative sanzioni. I dati presenti su Open data sicuramente non rappresentano un quadro esaustivo del fenomeno anzi, dimostrano la difficoltà nella gestione dello stesso non solo a Sabaudia ma anche nelle altre località del litorale pontino, particolarmente accentuato nell’area oltre Fondi. Questo tema, particolarmente delicato sotto diversi aspetti, non ha alcun riferimento nel Documento Unico di Programmazione 2025-2027 quando, al contrario, ha un impatto notevole non solo sulla qualità dell’offerta turistica (esempio rispetto dei parametri abitativi ecc.) ma anche su quello fiscale e della programmazione territoriale nonché introducendo dinamiche di impatto sul tessuto insediativo”.

I tre esponenti politici chiedono di conoscere: i dati in possesso del comune relativo al fenomeno degli affitti brevi, degli affitti turistici superiori ed inferiori ai 30 giorni nonché in generale sulle presenze turistiche; la scomposizione degli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno, secondo un quadro riepilogativo degli ultimi anni in relazione alle diverse categorie; se è in essere o programmata una iniziativa in questo settore particolarmente delicato per l’economia locale che coinvolga, sin da subito, le organizzazioni di categoria, gli operatori economici finanche i cittadini; se è intenzione dell’amministrazione procedere con proprio regolamento ad intervenire nel settore garantendo la giusta contemperanza dell’interesse privato con quello superiore pubblico e quali criteri intende adottare nel merito ulteriori o ampliativi di quelli previsti dalla vigente normativa statale e regionale”.

    I Consiglieri Comunali
    Simone Brina, Giancarlo Massimi, Vincenzo Avvisati

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