Affetto dal morbo di Parkinson, consigliere comunale a Sabaudia protesta per l’aula dell’assise cittadina senza riscaldamenti
A denunciare la vicenda, tramite una lettera, lo stesso consigliere comunale del Partito Democratico, Giancarlo Massimi, che ha spiegato di come, pur protestante, i termosifoni dell’aula del consiglio comunale di Sabaudia sono rimasti spenti. Una situazione impraticabile per un uomo che, come da lui stesso scritto, deve combattere con il morbo di Parkinson.
A correre in sui aiuto, tramite una solidarietà pubblica, è arrivato il segretario del Pd di Sabaudia, Luca Mignacca.
“In tanti anni di politica a Sabaudia non si era mai visto accadere niente del genere in Consiglio Comunale. Un Consigliere Comunale affetto da una patologia invalidante (morbo di Parkinson) costretto a discutere in un’aula fredda e inospitale che protesta e, per tutta risposta, riceve dai banchi della maggioranza accuse di vittimismo e sorrisini irriverenti. In tutto ciò si registra l’atteggiamento pilatesco del Sindaco che ci tiene a precisare che lui “non sta ridendo”, ma se ne sta lì al suo posto senza muovere un dito.
All’amico consigliere Giancarlo Massimi la Comunità Democratica di Sabaudia esprime piena solidarietà per questo comportamento incivile e discriminatorio che mai ci si aspetterebbe da rappresentanti delle istituzioni. Una pagina vergognosa del Consiglio Comunale di Sabaudia”.
Solidarietà a Massimi che arriva anche dal direttivo locale di Azione: “In una sala consiliare più gelida dell’indifferenza dell’amministrazione del Sindaco Mosca, Giancarlo Massimi combatte non solo il Parkinson, ma anche l’insensibilità di chi dovrebbe governare.
Questa non è solo una questione di termosifoni spenti, ma il simbolo di un’amministrazione che ha congelato ogni briciolo di empatia. Solidarietà al Consigliere Massimi, l’unico a scaldare quella stanza con il fuoco della sua dignità, in netto contrasto con la fredda incompetenza di chi dovrebbe guidare con esempio, non con disprezzo”.