AEREO PRECIPITATO A SABAUDIA: IL MAESTRO E L’ALLIEVO ANCORA 18ENNE

Lorenzo Nucheli
Lorenzo Nucheli

Aereo militare precipitato al Parco del Circeo: la tragedia di Simone Mettini e Lorenzo Nucheli ha scosso l’aeroporto Enrico Comani di Latina

Avrebbe compiuto 19 anni il 17 ottobre, Lorenzo Nucheli, l’allievo con un futuro da pilota che è deceduto insieme al comandante del 70esimo stormo del Comani di Latina, Simone Mettini. Nucheli, figlio del luogotenente ed ex sindaco di Serrone (Frosinone), era all’undicesima missione e gli mancava poco per ottenere il brevetto con cui avrebbe potuto volare da solo.

Simone Mettini
Simone Mettini

Quando il biposto Siai-Marchetti T-260B del 70° Stormo di Latina è caduto verticalmente nel bosco di Cerasella (al chilometro 88 della strada statale Pontina, vicino alla Migliara 49), all’interno del Parco Nazionale del Circeo, non si sa chi stava guidando se Mettini o Nucheli. È un aspetto che, non avendo a disposizione una scatola nera, non si saprà probabilmente mai. L’aereo era decollato alle ore 8,30 dal Comani e subito dopo (l’allarme è scattato alle ore 9 senza che dall’aereo sia arrivata mai nessuna comunicazione alla torre di controllo), come racconta un donna testimone, è caduto a picco dentro il bosco, prendendo fuoco e non lasciando scampo ai due piloti: l’esperto e l’allievo. Il volo doveva essere di routine: virate, stalli eccetera. Eppure qualcosa è andato storto e, forse, le indagini di Procura e Carabinieri di Latina, oltreché alla commissione tecnica dell’Aeronautica militare con la Procura speciale, sapranno spiegare cosa è successo in quei maledetti attimi. Ci sarà bisogno di accurati esami tecnici e perizie.

È stato il sistema elettronico presente nell’aereo – l’emergency locator transmitter – a segnalare a Pratica di Mare che l’aereo era caduto, senza contare la donna che ha visto tutto e ha relazionato quei momenti ai Carabinieri di Sabaudia che l’hanno interrogata.

Al Comani la tragedia è stata vissuto come è naturale che sia come uno choc sia tra allievi che istruttori. I piloti avranno il supporto degli psicologi, il cui lavoro sarà prezioso.

A al ragazzo Nucheli mancavano appena tre ore di addestramento sul Marchetti per avere la possibilità di volare da solo, ottenere il brevetto pilota di aeroplano e trasformarsi, come si dice nel gergo dell’Arma Azzurra, da pinguino a aquila. Dopodiché sarebbe andato a Galatina dove c’è il 61esimo stormo e inizia la seconda fase di specializzazione. Nucheli era nato a Serrone ed era un volontario della Protezione Civile.

Il colonnello Mettini, invece, a comando del 70esimo Stormo dal luglio 2024, era un pilota esperto, con missioni in Libano e Iraq e oltre 4mila ore di volo in faretra oltreché a medaglie al merito ottenute grazie alle missioni portate a termine.

La loro fine, quella dell’allievo e del maestro, è ancora avvolta nel mistero. Forse un guasto o un malore, o qualcosa di non visibile dal punto di vista meteorologico. Forse lo sapremo o forse no. Secondo la testimonianza della donna che ha visto cadere a picco il velivolo, tutto lascia pensare a un’avaria improvvisa che ha causato un vero e proprio stallo nella fase di volo.

I corpi dei due piloti sono stati portati alla camera mortuaria di Latina, in attesa dell’esame autoptico che sarà compiuto dal medico legale indicato dal pubblico ministero Marco Giancristofaro, titolare dell’indagine. I funerali, quando potranno celebrarsi, saranno di Stato.

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