ACQUALATINA VENTILA POSSIBILITÀ DI UN DISSALATORE AL MOLO VESPUCCI DI FORMIA: NO DI VILLA E MARCIANO

/
Molo Vespucci (foto risalenti al 2017)
Molo Vespucci (foto risalenti al 2017)

Acqualatina ventila la possibilità di un dissallatore-Skid al Molo Vespucci di Formia, il Sindaco Paola Villa ribadisce il suo no a qualsiasi intervento di questo genere

Dopo la nota diffusa in mattinata dal consigliere comunale di Formia Claudio Marciano, anche il sindaco di Formia Paola Villa ribadisce il suo secco no alla possibilità che venga realizzato un dissalatore al Molo Vespucci di Formia.

LA NOTA DI VILLA – È bene parlarne e subito. Dopo la riunione dell’Autorità di Bacino Distrettuale (Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici) del 20 aprile scorso e quella successiva del 27 aprile, fatta dopo le mie dichiarazioni, sull’enorme criticità degli approvvigionamenti idrici improntati dal gestore AcquaLatina, dopo la “crisi idrica” del 2017 e non ancora realizzati, cosa abbiamo chiaro:

Leggi anche:
FORMIA PORTA AL TAVOLO DELL’AUTORITÀ DI BACINO CENTRALE LE QUESTIONI “ACQUA” E “ACQUALATINA”


i pozzi ” 25 Ponti” dovevano dare una riserva d’acqua di 300l/sec, invece oggi, anzi quando saranno terminati tutti e 4 i pozzi, forse ne daranno 100l/sec, per un costo di 1.617.000,00 euro;
– dal monitoraggio del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Roma ci potrebbe essere presenza di mineralizzazione idrica, sali nell’acqua; 
– ancora manca una relazione conclusiva dell’Asl sulla qualità dell’acqua dei pozzi e non dimentichiamoci che il 7 marzo scorso nell’acqua del pozzo Tulliola c’erano i batteri e microrganismi;
la condotta Cellole-Minturno i cui costi totali ancora non riusciamo a sapere, anche perché sarebbe interessante sapere quanto stia spendendo AcquaCampania, perché non si crede alla “generosità” in materia di gestione dell’acqua, per la costruzione del tratto della tubatura che sta sul versante Regione Campania, non sappiamo quanto costerà un metro cubo di acqua di questa tubatura, eppure lo abbiamo chiesto al tavolo tecnico con il prefetto, durante le assemblee dell’Ato4 e infine durante la riunione di Bacino
.

Leggi anche:
DISSALATORE DI VENTOTENE, SANTOMAURO: “REGIONE LAZIO CAPISCA CHE QUESTA TECNOLOGIA È VECCHIA E INQUINA”

IL DISSALATORE AL MOLO VESPUCCICosa ancora più grave, il gestore allega senza però farne menzione durante la riunione, tra i documenti un ultimo foglio con un disegno del nostro Molo Vespucci e un miniskid (dissalatore) e la dicitura “nel caso di carenza idrica e conseguentemente necessità di approvvigionamento aggiuntivo, e di indisponibilità della condotta Cellole Minturno per sopravvenuti impedimenti, sarà necessario valutare una soluzione alternativa, anche di natura temporanea”, un dissalatore-Skid. Formia si è già espressa in tutte le sue sedi: NO AI DISSALATORI, non ci sono altre valutazioni di sorta.
Certo sarebbe interessante, da parte di chi ne ha le competenze, ad esempio la Segreteria Tecnico Operativa dell’ATO4, fare una dettagliata rendicontazione degli oltre 5 milioni di euro dati dalla Protezione Civile perché si affrontasse la “crisi idrica”.

Articolo precedente

ZICCHIERI: “CONTE E BONAFEDE, VERGOGNATEVI”. DIMISSIONI PER LE SCARCERAZIONI DEI CASALESI, MA SU BARDELLINO TACE

Articolo successivo

LATINA, COVID-19: UN NUOVO CASO IN PROVINCIA SEGNALATO DALL’ASL

Ultime da Notizie