ACQUALATINA, TILIGNA: “BASTA CHIEDERE SOLDI AI CITTADINI”

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Davide Tiligna

Tiligna: “Acqualatina, basta chiedere soldi ai cittadini senza dare un servizio dignitoso. La Commissione ha fatto bene a dire no!” 

Voglio esprimere pieno sostegno alla decisione della Commissione Straordinaria del Comune di Aprilia, che ha scelto di dare indirizzo con una delibera di consiglio, di votare contro l’aumento di capitale richiesto da Acqualatina. È una scelta giusta, necessaria e dalla parte dei cittadini.

La società ha chiesto ai Comuni soci un intervento da 30 milioni di euro, senza presentare un piano industriale, senza indicare quali investimenti verrebbero realizzati e senza la garanzia di garantire alcun miglioramento concreto del servizio. Una richiesta “al buio”, completamente slegata dai bisogni reali del territorio e in totale assenza di trasparenza. Non si può pensare che i cittadini debbano continuare a pagare per sostenere un gestore che, da anni, non è in grado di assicurare un servizio all’altezza.

Il territorio di Aprilia conosce bene i problemi del servizio idrico. Le famiglie vivono quotidianamente cali di pressione, interruzioni improvvise, perdite ovunque, tempi di intervento lunghi e una rete che mostra tutti i suoi limiti. La nostra città paga e ha pagato molto, spesso troppo, in termini di disagi e disservizi. E mentre queste criticità sono sotto gli occhi di tutti, arriva la richiesta di nuovi fondi pubblici senza che sia stato presentato un progetto serio per affrontare le carenze strutturali del sistema.

La Commissione ha fatto ciò che ogni amministrazione responsabile dovrebbe fare: ha applicato la legge, ha chiesto trasparenza, ha preteso documenti, piani, numeri, e non avendoli ricevuti ha risposto con un “no” netto. Un no che non può essere considerato ideologico, ma basato su criteri di buon senso e sulle norme che regolano le società partecipate, che vietano ai Comuni di impegnare risorse pubbliche senza un piano credibile di risanamento o sviluppo. È un no a un aumento di capitale privo di motivazioni concrete e accompagnato solo da dichiarazioni generiche che non garantiscono né equilibrio finanziario né benefici per i cittadini.

A maggior ragione oggi, mentre è in corso la discussione sull’ATO unico regionale e mentre la concessione del servizio idrico scadrà nel 2032. Senza garanzie credibili e verificabili, sarebbe un atto irresponsabile caricare di ulteriori spese i bilanci comunali e, di conseguenza, le tasche dei cittadini.

Per queste ragioni considero la decisione della Commissione Straordinaria non solo legittima, ma profondamente rispettosa dell’interesse generale. Il nostro territorio merita un servizio idrico serio, trasparente e affidabile. Merita investimenti veri, non operazioni finanziarie senza progetto. Merita rispetto.

E fino a quando la nuova governance di  Acqualatina non sarà in grado di presentare un piano concreto, dettagliato e verificabile, la risposta del Comune deve restare questa.

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