ACQUALATINA, SCONTRO NEL CAPOLUOGO. LA DENUNCIA DELL’OPPOSIZIONE: “TRADITO DALLA SINDACA IL MANDATO DEL CONSIGLIO COMUNALE”

Latina, la sede di Acqualatina

L’opposizione: “Il delegato della Sindaca ha disatteso la linea dell’assise. Dalla maggioranza ostruzionismo sulla pelle dei cittadini”

Si è riunita questa mattina la commissione Trasparenza, convocata dalla presidente Maria Grazia Ciolfi per verificare l’attuazione della delibera consiliare n. 69/2025 con cui il Consiglio comunale di Latina ha dato mandato alla sindaca Celentano di opporsi all’aumento di capitale da 30 milioni di euro richiesto dal CdA di Acqualatina.

Una seduta che avrebbe dovuto chiarire come il Comune di Latina si sia espresso nell’assemblea straordinaria dei soci del 31 ottobre, ma che è stata svuotata di contenuto dalla mancata presenza dell’avvocato Mignano, delegato dalla sindaca a rappresentare il Comune, dalla mancata trasmissione dei documenti richiesti, tra cui l’atto di delega che definisce l’oggetto del mandato conferito al consulente legale, e dall’ostruzionismo della maggioranza rivolto oltre che ai lavori della commissione anche alla loro stessa assessora alle Partecipate.

“All’assemblea dei soci dello scorso 31 ottobre, il delegato della sindaca, Mignano, avrebbe presentato, come divulgato dagli organi di stampa e confermato dai sindaci presenti all’assemblea, proposte che tradiscono l’indirizzo votato all’unanimità dal Consiglio comunale. Un fatto gravissimo» sottolineano i consiglieri comunali di Lbc, PD, M5S e Per Latina 2032. «In particolare, avrebbe proposto la riduzione dell’aumento di capitale da 30 a 14 milioni e l’utilizzo per l’aumento di capitale richiesto dal socio privato dei crediti vantati dai Comuni nei confronti di Acqualatina per la gestione delle reti idriche, per un valore di circa 7 milioni. Dunque un mandato completamente diverso da quello ricevuto”.

L’opposizione chiede chiarezza: “Chi ha autorizzato il delegato della Sindaca a presentare proposte non approvate in alcuna sede istituzionale e che prevedono un impegno economico senza i necessari pareri legali e contabili rilasciati dagli uffici? Chi risponde politicamente di questo tradimento dell’indirizzo del Consiglio, che rappresenta la volontà dell’intera città?”.

Fin dall’inizio della seduta la maggioranza ha tentato di rinviare i lavori, evitando il confronto e persino impedendo all’assessora alle Partecipate, Ada Nasti, di intervenire. “Un atteggiamento emblematico di una maggioranza divisa, – commenta l’opposizione – in cui la stessa Nasti, che aveva dato l’indirizzo politico alla delibera con cui il Consiglio impegnava la Sindaca a votare contro l’aumento di capitale, ha ammesso di non essere stata delegata e di non sapere cosa sia accaduto in assemblea, dichiarando il proprio imbarazzo. Dopo l’ultima commissione sul tema, svoltasi venti giorni fa, la delibera è letteralmente sparita dai radar, a conferma della spaccatura nella maggioranza anche su Acqualatina, oltre che su Abc”.

“Siamo di fronte a una vicenda kafkiana: una maggioranza che non consente a un’assessora del proprio esecutivo di riferire, un delegato che agisce in autonomia rispetto al mandato ricevuto dalla massima assise cittadina e una Sindaca che si sottrae al confronto. È la fotografia di un’amministrazione allo sbando”.

Ancora, l’opposizione denuncia l’atteggiamento ostruzionistico e l’allergia ormai cronica della maggioranza alla commissione Trasparenza, dove “ogni volta che si discutono temi scomodi, si tenta di evitare il dibattito. È successo anche oggi, – aggiungono i consiglieri – come già nelle precedenti sedute: riunioni boicottate, critiche pretestuose all’ordine del giorno, assenze strategiche. Un comportamento indegno per chi dovrebbe rispondere ai cittadini”.

“La Commissione Trasparenza avrebbe rappresentato l’occasione per la Sindaca di chiarire la correttezza del proprio operato, ma la sua assenza e quella del suo delegato rafforzano il dubbio che il mandato del Consiglio non sia stato rispettato”.

“Ancora una volta sulla vicenda di Acqualatina – concludono i consiglieri di opposizione – questa amministrazione dimostra di piegarsi agli interessi del socio privato Italgas, continuando a scaricare sui cittadini i costi di una gestione fallimentare, con una rete colabrodo, una dispersione idrica del 70% e bollette salatissime. È un gioco al massacro sulla pelle dei cittadini di Latina, che hanno diritto di sapere se gli indirizzi del Consiglio comunale vengono rispettati o traditi nelle segrete stanze”.

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