ACQUALATINA, RICHIESTA AUMENTO DI CAPITALE: IL PD DI SABAUDIA CHIEDE IL CONSIGLIO COMUNALE

In questi giorni il Gruppo Consiliare del PD ha indirizzato al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco e ai Capigruppo Consiliari una richiesta di calendarizzazione del Consiglio Comunale per discutere la proposta di aumento di capitale di Acqualtina.

“I giorni 17 e 19 settembre p.v.  – dichiarano gli esponenti del PD, Giancarlo Massimi e Simone Brina – sono state convocate due assemblee straordinarie della società Acqualatina S.p.A., soggetto gestore del servizio idrico integrato, di cui il Comune di Sabaudia detiene 77.328 azioni per un valore nominale di 77.328,00 euro pari alla quota dello 0,32681 del capitale. La proposta avanzata ai Comuni soci prevede un aumento del capitale sociale da da 23.661.533 euro a 53.661.533 euro, attraverso l’emissione di nuove azioni del valore nominale di un euro ciascuna, di cui il 51% dovranno essere sottoscritte dai Comuni soci. 

Nella scorsa seduta del Consiglio Comunale come gruppo del Pd – continuano – abbiamo chiesto la convocazione di una seduta ad hoc affinchè il Consiglio deliberi un atto di indirizzo al Sindaco in coerenza con il dettato del d.lgs 267/2000 e ss.mm.ii.

Infatti – aggiungono Massimi e Brina – il d.lgs 175/2016 e ss,mm.ii, Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, agli articoli 5,6 e 7, disciplina le modalità di perfezionamento dell’aumento di capitale in natura, come da ultimo interpretate dalla giurisprudenza contabile, a norma dei quali:

  1. l’aumento di capitale costituisce una modalità di acquisto delle partecipazioni societarie in società già esistenti (art. 8), non comportando invece l’acquisto della qualità di socio, già posseduta dall’Amministrazione procedente;
  2. per quanto riguarda la procedura, essa prevede l’adozione di apposita delibera consiliare (art. 7, comma 1), previa sottoposizione del relativo schema a forme di consultazione pubblica;
  3. il relativo provvedimento di autorizzazione è soggetto agli oneri motivazionali previsti per l’acquisto delle partecipazioni……..nonchè le ragioni e le finalità che giustificano la scelta anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria, nonché di gestione diretta o esternalizzata del servizio affidato; la compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell’azione amministrativa; la compatibilità dell’intervento con le norme europee, in particolare quelle sugli aiuti di stato.

Tra l’altro – continuano –  la necessità di un atto di indirizzo del Consiglio Comunale è rafforzata dal fatto che il predetto aumento di capitale non è contemplato nel Documento Unico di Programmazione e che lo stesso, tenuto conto della consistenza, comporterebbe per mantenere la quota, un esporto di circa 77 mila euro sul bilancio comunale che andrebbe a configurare di fatto un aumento indiretto della tariffa, come richiesta dalla società e bocciata dalla conferenza dei sindaci.

Ciò premesso – concludono Massimi e Brina – si chiede al Presidente del Consiglio Comunale di voler calendarizzare prima delle date sopra indicate una seduta del Cosiglio Comunale con all’ordine del giorno il tema della richiesta di aumento di capitale della Società Acqualatina S.p.A., al fine di permettere al Consiglio Comunale di confrontarsi ed assumere un atto di indirizzo al riguardo”.

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