Acqualatina, il partito socialista pontino interviene nella questione: “Il bene comune tradito, serve una svolta pubblica”
La Federazione Provinciale di Latina PSI Sandro Pertini, esprime forte preoccupazione per quanto sta accadendo nella gestione del servizio idrico integrato da parte di Acquatina S.p.A.
“Da oltre vent’anni i cittadini del Lazio Meridionale subiscono le conseguenze di una gestione che ha prodotto: aumenti tariffari costanti e insostenibili per famiglie e imprese; investimenti insufficienti e perdite idriche tra le più alte d’Italia; strade dissestate e ripristini mancati dopo gli interventi; una qualità del servizio non sempre adeguata agli standard minimi di efficienza e sicurezza;
La recente richiesta di aumento di capitale da parte della società rappresenta un ulteriore aggravio economico per gli enti locali e per i cittadini, senza alcuna garanzia di miglioramento del servizio.
È un segnale chiaro: si continua a scaricare sui territori e sulle comunità il peso delle inefficienze, mentre si perpetua un modello di governance opaco e distante dai bisogni reali.
Il segretario provinciale del PSI rilancia: occorre un immediato cambio di rotta, con la costituzione di un ente pubblico di gestione dell’acqua, in linea con il referendum del 2011 che sancì la volontà popolare di escludere il profitto dalla gestione di questo bene primario; è necessario un coinvolgimento reale della cittadinanza, con percorsi di informazione e partecipazione; bisogna garantire investimenti concreti per ridurre le perdite, tutelare l’ambiente e restituire dignità alle infrastrutture urbane.
La Federazione Provinciale di Latina PSI ribadisce che l’acqua è un diritto fondamentale e universale, non una merce. La sua gestione deve essere orientata alla giustizia sociale e alla tutela dei beni comuni”.
Così, in una nota, la Federazione Provinciale di Latina PSI.
