ACQUALATINA, LE ASSOCIAZIONI BOCCIANO IL PIANO INVESTIMENTI ITALGAS: “COMPORTERÀ TARIFFE ANCORA PIÙ ALTE”

Le Associazioni dei Consumatori ADICU, A.E.C.I., Associazione Consumatori e Famiglie, AssoConsItalia, CODACONS, CODICI, Movimento Difesa Consumatori, Ugcons, ritengono non soltanto gravi ma persino preoccupanti le notizie di stampa, secondo cui Italgas per mezzo della partecipata al 100% Nepta intenderebbe adottare un piano di investimenti pari a 351 milioni di euro per i prossimi sei anni per ridurre le perdite idriche. 

Secondo il vicepresidente di Nepta nonché vicepresidente di Acqualatina, quindi con dati sicuramente attendibili, ammonterebbero ad oltre il 70%, ovvero ad una percentuale persino superiore a quella dell’inizio della gestione di Acqualatina, ovvero oltre 21 anni fa.

Ma perché queste notizie sono ritenute gravi? “Ebbene, 351 milioni di euro diviso i sei anni del piano, ammonterebbero in media a 58 milioni e mezzo di euro l’anno. Se si considera che l’intero bilancio di Acqualatina ammonta a meno di 110 milioni di euro l’anno e che con questo importo la tariffa idrica che viene pagata dagli utenti dell’ATO 4 è la più alta d’Italia, non è difficile comprendere quale sarebbe l’incidenza di un tale carico economico sui costi che dovranno pagare cittadini e partite IVA.

Questo significa anche che moltissime famiglie che già sono in difficoltà per pagare l’acqua in base alle tariffe attuali, domani saranno praticamente impossibilitate a farvi fronte, facendo crescere ancor di più la morosità che, a sua volta, sarà pagata dagli altri utenti. E significa anche che il peso economico a cui potrebbero essere esposte anche molte attività imprenditoriali che già ora sono a rischio chiusura, le costringerà a chiudere i battenti, aggravando il livello della disoccupazione in tutti i 38 comuni serviti da Acqualatina.

Ma l’altra notizia forse persino peggiore è che dopo oltre un ventennio di gestione del sistema idrico, la situazione della dispersione di acqua in quelle che sembrerebbero essere le tubature più colabrodo d’Italia, permane a livelli anche superiori a quelli di venti anni fa, nonostante i tantissimi soldi pagati dai cittadini per ridurle.

A questo punto riteniamo legittimo chiederci: ma tutte le centinaia di milioni di euro date fino ad ora ad Acqualatina per ridurre le perdite come sono state impiegate? Chi ha controllato quali lavori venissero eseguiti e la loro effettiva efficacia? I dati che venivano via via forniti, saranno stati veritieri o no? Qualcuno li avrà verificati o no? E le domande sarebbero ancora tante.

Per questo, le scriventi Associazioni di tutela dei Consumatori, ritengono necessario portare a conoscenza di ciò i cittadini dei comuni che rientrano nel territorio dell’ATO4 Lazio Meridionale e che rappresentano il 51% della compagine azionaria di Acqualatina, affinché siano consapevoli di quali conseguenze economiche potrebbe ricadere sulle loro tasche qualora la Conferenza dei Sindaci dovesse approvare il piano degli investimenti voluto da Italgas. I sindaci che fanno parte di questo Organismo devono essere consapevoli delle responsabilità politiche e sociali che si assumeranno qualora approvassero il Piano previsto da Italgas attraverso la sua controllata NEPTA.

Le Associazioni di tutela dei Consumatori attiveranno tutte le iniziative ritenute più opportune affinché i sindaci assumano le decisioni migliori nel rispetto degli interessi dei loro stessi concittadini”.

Così, in una nota, ADICU, A.E.C.I., Associazione Consumatori e Famiglie, AssoConsItalia, CODACONS, CODICI, Movimento Difesa Consumatori e Ugcons.

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