Acqualatina, Europa Verde Latina: “Bene il rinvio dell’Assemblea dei soci, resta il nostro NO all’aumento di capitale”
Europa Verde Provincia di Latina dice con forza NO all’aumento di capitale da 30 milioni di euro richiesto da Acqualatina ai Comuni dell’ATO 4. È una proposta irricevibile, ingiusta e dannosa per i cittadini della nostra Provincia. La gestione di Acqualatina si è dimostrata fallimentare e chi per anni ha contribuito ad una pessima gestione oggi dovrebbe avere il buongusto di non spiegare alla collettività le modalità per salvare la Società.
I motivi del nostro no.
In un territorio dove le perdite idriche superano il 70% dell’acqua immessa in rete (tra i dati peggiori in Italia), chiedere altri soldi ai Comuni e quindi ai cittadini è un insulto.
Da anni si promettono interventi e investimenti, ma i disservizi restano quotidiani: guasti, razionamenti, depurazione insufficiente.
I cittadini hanno già visto crescere le tariffe — prima con richieste di aumenti fino al 9-10%, poi ridotte ma comunque approvate al 3,5% da ARERA — senza miglioramenti concreti.
L’orizzonte è ancora più preoccupante: il disegno di legge regionale per l’istituzione dell’ATO unico rischia di accentuare il carattere privatistico del sistema, riducendo ulteriormente il potere dei Comuni e dei cittadini.
Inoltre, Acqualatina ha già, nel proprio bilancio, riserve accantonate per circa 90 milioni di euro che potrebbe, utilmente, utilizzare senza necessità di ricorrere all’aumento di capitale da parte dei Comuni per ricapitalizzare una società che, in ogni caso, nell’ultimo bilancio, ha un utile di esercizio di 11 milioni di euro.
La nostra posizione è chiara:
Basta mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Acqualatina utilizzi le risorse già disponibili, sviluppi un serio piano industriale oppure, se non ne è in grado, il gruppo dirigente vada a casa.
- No a nuovi capitali per coprire i problemi della gestione.
- Applicazione della legge regionale 5/2014, che indica la strada per una gestione realmente pubblica e partecipata dell’acqua.
- Un piano straordinario per l’ammodernamento delle reti, con cronoprogramma verificabile e controlli indipendenti su riduzione delle perdite e qualità del servizio.
- Coinvolgimento diretto dei cittadini e dei Sindaci nei meccanismi di monitoraggio, perché l’acqua è un bene comune, non una merce.
Non accetteremo che i cittadini della provincia di Latina paghino ancora per errori e inefficienze. Acqualatina deve cambiare rotta: servono trasparenza, investimenti veri e una gestione pubblica ed equa.
Europa Verde Provincia di Latina continuerà a opporsi a ogni tentativo di scaricare sui cittadini i costi di un modello sbagliato e chiede a tutti i Sindaci della Provincia di continuare a respingere con decisione la richiesta di aumento di capitale nella prossima assemblea dell’ATO 4″.
Così, in una nota, Gustavo Giorgi e Sara Samperi, coportavoce Europa Verde Provincia di Latina.