Una lettera dell’amministratore delegato di Acqualatina, Marco Lombardi, chiede più risorse economiche ai soci, ossia ai Comuni
“Acqualatina – interviene la consigliera comunale ed ex sindaco di Formia, Paola Villa – scrive al presidente della provincia, Gerardo Stefanelli e ai 33 sindaci della nostra provincia per dire a chiare lettere che il solo aumento del 3,5% (persino retroattivo di un anno) delle bollette dell’acqua non basta, Acqualatina ha bisogno di più soldi”.
“L’amministratore delegato del gestore di parte privata, che ricordiamo a tutti è Italgas, l’ingegnere Marco Lombardi, parla di disequilibrio economico della società, oggi di 16 milioni di euro, nel 2029 di 30 milioni, fino ad arrivare a 50 milioni di euro nel 2032, anno in cui finirà la convenzione con Acqualatina. La lettera è una vera e propria intimidazione, con la quale si chiede alla parte pubblica di porre rimedio mettendo la mano in tasca ai cittadini.
Ma che fine hanno fatto le centinaia di milioni di euro presi in questi 23 anni di gestione, fondi ottenuti da enti pubblici, ministero e Regione Lazio, ottenuti dalla tariffa a carico dei cittadini, sempre più cara, ottenuti dall’Europa con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)? Perché non si chiede una vera ispezione economica – amministrativa dell’intera società? Perché questa richiesta che si propose già nel 2020, la conferenza dei sindaci, che ricordiamo è sovrana, non la richiede?
Insomma fra 7 anni il gestore a fine convenzione ci restituirà una rete colabrodo con un tasso di perdite idriche che supera il 70%, un società con un disequilibrio economico di decine di milioni di euro, un sistema di depurazione e fognatura tra i più obsoleti d’Europa. Ovviamente dopo la lettera nessuna parola da parte pubblica, nessun sussulto.
Questi sono i temi seri sui quali si vuole non attirare l’attenzione e non accendere il dibattito, eppure l’acqua è un bene pubblico e di tutti e serve alla vita di tutti”.
