“Dal 21 luglio i Sindaci conoscevano la data dell’Assemblea straordinaria, ma il Sindaco di Cori, convoca il Consiglio solo un giorno prima”
Il Sindaco di Cori, come tutti i Sindaci, sapeva fin dal 21 luglio che il 17 settembre era convocata l’Assemblea dei Soci di Acqualatina con all’ordine del giorno la proposta di aumento del capitale sociale di ben 30 milioni di euro.
La Presidente del Consiglio, ha inviato la convocazione del Consiglio Comunale di Cori, l’11 settembre, fissandolo per il 16 settembre alle ore 16,30 per dare mandato al Sindaco di esprimersi nell’Assemblea dei soci Acqualatina del 17 settembre. La Commissione consiliare è stata fissata per il 15 settembre alle ore 18,30! Meno di 24 ore di anticipo tra il confronto ristretto in Commissione e il Consiglio deliberativo.
Ad oggi venerdì non c’è traccia di un documento né di uno straccio di proposta di delibera. Come si fa a discutere in questo modo? Con quali elementi? Con quali tempi di confronto?
La questione Acqualatina presenta un quadro preoccupante, non solo questa richiesta di aumento di capitale sociale avanzata dal socio privato, entrato meno di due anni fa, ma una gestione ultradecennale di inefficienze, disservizi, in sintesi incapacità gestionale cronica. E in tutti questi anni, il 49% delle quote dei Comuni come hanno pesato su questa situazione?
Gli utenti hanno già avuto incrementi del 3,5% sulle tariffe nell’ultimo anno. A Cori ripetuti disservizi per l’arsenico; problemi continui per le perdite della rete idrica e per la mancata tenuta della rete fognaria; e non ultimo un debito per fatture non pagate nei confronti di Acqualatina del quale l’Amministrazione De Lillis non ha mai fatto parola, ma che potrebbe essere milionario!
L’Acqua è un bene universale. Chi gestisce l’Acqua lo deve fare nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Non si può liquidare la questione di Acqualatina come ha fatto De Lillis in piazza dichiarando “il Comune di Cori ha poche quote, e potremmo venderle a qualche altro Comune!”
Quindi, ci chiediamo: quale sarà la posizione che la maggioranza di De Lillis porterà alla discussione? Su quali dati e informazioni sarà fondata? Su quali valori e con quale visione del futuro? Noi Consiglieri di Minoranza siamo stati esclusi dalle informazioni, ancor prima che dalla discussione che non si può affrontare dalla sera alla mattina.
Ci chiediamo se questo trattamento è riservato solo alle Minoranze e la Maggioranza, invece, come affermato ad esempio per il Borgo Protetto, ha avuto accesso a documenti sconosciuti al resto dei Consiglieri. Ma la questione vera è che secondo l’Amministrazione De Lillis non c’è bisogno di conoscere e discutere, basta che i suoi consiglieri alzino la mano a suo piacimento”.
A scriverlo, in una nota, i consiglieri comunali d’opposizione a Cori, Germana Silvi, Aristide Proietti e Evaristo Silvi.