Tariffe dell’acqua e manutenzione straordinaria: la conferenza dei sindaci vota quasi all’unanimità l’aumento delle bollette idriche
In un contesto tecnologicamente complesso e imbarazzante, tra salti di linea, frasi spezzettate, esponenti che ridono al cellulare (come Coscione di Gaeta) e comuni assenti, la conferenza dei sindaci dell’Egato 4 (ex Ato) si è espressa sui due punti all’ordine del giorno: “Approvazione del Metodo Tariffario Idrico per il terzo periodo regolatorio MTI-3” e “modifica della deliberazione EGATO n. 10/2005 avente ad oggetto “Specifiche di definizione sulle manutenzioni straordinarie”.
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Ad illustrare i due punti l’ingegner Bernola che ha parlato per circa tre quarti d’ora della scelta praticamente obbligata rispetto ai punti 1 e 2 dell’ordine del giorno. Secondo Bernola, peraltro, l’aumento delle bollette idriche è dovuta non solo a causa della diffida dell’Arera (l’autorità di regolazione), ma anche per rientrare nei prossimi fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che è diventato, ormai, la cartina di tornasole – per non dire “tornasòla” – utilizzata alla bisogna in ogni consesso politico, amministrativo, sociale.
Contrari all’approvazione del metodo tariffario, e anche al punto della manutenzione straordinaria, il delegato del Comune di Ventotene e il sindaco di Bassiano Domenico Guidi il cui voto però non è stato registrato ma rappresentato come assente, in quanto il primo cittadino del centro lepino ha dovuto andare via per questioni di salute.
Il resto è stata una gragnolata di voti favorevoli, più o meno consapevoli, compreso il Comune di Latina. Perché la sensazione è i sindaci o delegati vengano in questi consessi poco o male informati, attenti anche a fare i complimenti al Presidente di turno (in questo caso Medici, incensato da molti colleghi senza che si capisca il perché).
In tutto per il primo punto: 17 favorevoli, due astenuti (Formia e Castelforte) e un contrario (Ventotene) che ha chiesto un controllo analogo “come sembra la giustizia amministrativa abbia statuito”. Anche per l’immediata esecutività del provvedimento un (quasi) plebiscito. Insomma, secondo il voto dei rappresentanti dei cittadini, e considerato il conteggio dei voti ponderati sugli abitanti, il 90% dei pontini è favorevole a quello che, al di là di tecnicismi, si chiama aumento delle bollette idriche. Non diversa la storia per la manutenzione straordinaria. Stesso schema e il 91% dei favorevoli.
Comuni del nord pontino, come Aprilia e Cisterna, assenti.