Minacce e vessazioni ai danni della madre, scarcerato l’uomo arrestato a Latina dalla Squadra Mobile del capoluogo
Il 31enne di Latina, con problemi psichiatrici, difeso dall’avvocato Massimo Frisetti, è stato scarcerato. A prendere la decisione, dopo l’interrogatorio di convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario. Il pontino, interrogato in carcere, aveva sostenuto la sua versione dei fatti, negando di aver minacciato la madre. Il legale dell’uomo aveva presentato, al contempo, istanza per una immediata scarcerazione, sulla quale il Gip si era riservato di decidere.
L’arresto è stato eseguito lo scorso 9 dicembre dalla Polizia di Stato che ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli. A finire in carcere il 31enne del capoluogo, soggetto affetto da problematiche di natura psichiatrica.
L’uomo è indiziato di maltrattamenti ai danni della madre, 62 anni, che sarebbe stata in più occasioni minacciata di morte dal figlio con violenze anche di natura psicologica che l’avrebbero portata a temere per la propria incolumità.
Dagli accertamenti eseguiti a seguito delle indagini svolte dagli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal vice questore Guglielmo Battisti, originati della denuncia presentata dalla donna, assistita dall’avvocato Marco Nardecchia, è emerso un quadro di condotte violente e di vessazioni subite, acuite anche dalla patologia psichiatrica del giovane, che in alcune occasioni avrebbe tenuto comportamenti tanto aggressivi da costringere la donna a chiudersi a chiave in camera, per riuscire sfuggire alla sua ira.
Le attività investigative, svolte a riscontro della denuncia presentata dalla vittima, hanno consentito di far emergere un quadro di pericolosità che ha portato, su istanza del sostituto procuratore di Latina, Marina Marra, alla richiesta e all’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, eseguita nel pomeriggio di ieri dai poliziotti della Squadra Mobile di Latina.
Un quadro accusatorio che, però, non ha retto davanti al Gip di Latina e alla versione dei fatti fornita dal giovane.