ACCUSATO DI AVER FATTO SPARIRE UN ROLEX D’ORO: DENUNCIA TARDIVA, PROSCIOLTO IL GIOIELLIERE DEI MONTI LEPINI

Dal gioielliere per farsi aggiustare due orologi che spariscono: il processo in Corte d’Appello finisce con la beffa

Era stato condannato a 8 mesi di reclusione dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani, un gioielliere dei Monti Lepini accusato dell’appropriazione indebita di due orologi: un Lorenz e un Rolex d’oro da 5-6mila euro di valore sul mercato.

Un cliente, difeso dall’avvocato Alba Marteddu, aveva sporto denuncia perché, nel 2019, aveva portato dal gioiellerie i due orologi per farseli aggiustare, dopodiché erano scomparsi. Non vedendoseli più restituire, il cliente aveva iniziato a chiederli indietro, fino ad arrivare a minacce pesanti, anche con un coltello e tramite l’invio di foto che ritraevano un lanciafiamme. Al che, esasperato, dopo due anni, era andato dai Carabinieri a sporgere denuncia, ottenendo in primo grado la condanna del commerciante.

Contro quella pronuncia, il gioielliere, difeso dall’avvocato Sinhue Luccone, ha fatto ricorso in Corte d’Appello, rilevando che la denuncia nei suoi confronti è arrivato tardivamente. Lo stesso Procuratore Generale della Corte d’Appello ha invocato il proscioglimento essendo passati due anni dai fatti contestati dalla parte offesa.

Alla fine, la seconda sezione della Corte d’Appello di Roma ha dato ragione al gioielliere e all’avvocato Luccone, disponendo una sentenza di proscioglimento per tardività della querela di parte.

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