ACCORPAMENTO SCOLASTICA A TERRACINA, PALMACCI (AZIONE): “UNA NUOVA TEGOLA SULLA CITTÀ”

Arcangelo-Palmacci
Arcangelo Palmacci

“Una nuova tegola sulla città di Terracina, ancora una volta la Amministrazione manca il colpo, “lisciando la palla”, per usare un gergo calcistico.

Dopo che per mesi la Amministrazione comunale aveva garantito, anche sulla base di un presunto impegno da essa prodotto, il mantenimento a Terracina della vigente rete scolastica anche per l’anno 2025-2026, viene smentita dalla Regione che, ignorando la posizione del Comune, ha deciso di accorpare l’Istituto Professionale Filosi e l’Istituto Tecnico Bianchini.

Insomma la Regione, in nome di una presunta razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse, con tale decisione contribuisce alla diluizione della identità scolastica e a una generalizzazione che appiattisce la peculiarità formativa che erano invece il punto di forza dei due istituti. 

Perché le scuole non vanno considerate luoghi dove si impartisce solo istruzione , sono invece comunità educative e punto di coesione sociale che rispecchiano la storia, le tradizioni, le vocazioni, le esigenze del territorio.

Per non parlare degli effetti negativi che avrà l’accorpamento dei due istituti, da un lato, sulla qualità dell’insegnamento con la creazione di classi sovraffollate con oltre 1200 studenti e, dall’altro, con una possibile riduzione del personale scolastico addetto.

A questo punto due riflessioni si impongono: quella sul piano fattuale e quella sul piano politico.

Sul piano fattuale, tale decisione ragionieristica, miope e di corto respiro della Regione che, peraltro sembrerebbe non risponda neanche alle stesse linee guida regionali, appare illegittima, ingiusta e ha un impatto negativo sulla città ledendo l’interesse della collettività Terracinese e rischiando di compromettere il diritto alla istruzione, nel significato che avanti è stato dato. 

Sul piano politico tale decisione evidenzia ancora una volta che la Amministrazione comunale non ha una interlocuzione positiva con la Regione, anzi, sembrerebbe che non venga proprio ascoltata da quest’ultima.

E il Terracinese ha sempre più quella sgradevole sensazione di una Amministrazione che naviga nella improvvisazione e nella inconcludenza anche su questioni così importanti per la qualità e stabilità della offerta formativa.

Ne’ si capisce quali iniziative il comune ha in animo di porre in essere per contestare tale decisione.
Impegnando, per esempio,l’assessore regionale alla istruzione eletto in provincia di Latina?

I consiglieri regionali eletti nel pontino? A proposito, perché l’on. Tiero ha considerato ”ingiusto e inopportuno” e perciò meritevole di una sua “battaglia” il solo accorpamento di istituti riguardante il suo territorio “nativo” (quali Minturno, Castelforte e SS.Cosma e Damiano) poi scongiurato e non anche quello del suo territorio “elettorale”come Terracina?

Forse i voti ottenuti a Terracina sono di “un Dio minore”? Oppure, altro esempio, Impugnando presso il TAR gli atti del dimensionamento scolastico riguardante Terracina per chiederne l’annullamento? Non è dato sapere. Forse una parola chiara e definitiva da parte del Comune non guasterebbe”.

Così, in una nota, il Presidente Provinciale di AZIONE e Segretario locale di Terracina Arcangelo Palmacci.

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