Accoltella un ragazzo a Latina: nuova vicenda giudiziaria che coinvolge l’habitué delle cronache giudiziarie, Matteo Baldascini
Stavolta il 21enne di Latina, Matteo Baldascini, difeso dall’avvocato Alessia Vita, deve rispondere di un tentato omicidio per aver accoltellato un coetaneo nel marzo del 2021.
Secondo il pubblico ministero Valerio De Luca, che ha firmato l’indagine, Baldascini, per futili motivi di gelosia nei confronti di una ragazza, avrebbe prima aggredito del capoluogo il coetaneo di nazionalità rumena, per poi colpirlo all’addome con una coltellata. L’episodio si è verificato non lontano da Piazza San Marco, nel centro del capoluogo pontino.
Dopo il fendente, il 21enne rumeno, assistito dall’avvocato Amleto Coronella, si è ritrovato gravemente ferito per aver riportato la lesione di un’arteria. Il ragazzo, dopo aver perso molto sangue, è stato soccorso dal pronto intervento del personale medico che lo ha sottoposto a trasfusione e intervento chirurgico, salvandogli la vita.
Secondo l’accusa, si è trattato di un vero e proprio tentato omicidio. Oggi, 22 ottobre, l’udienza preliminare a carico di Baldascini è stata rinviata al prossimo 13 maggio, giusto il tempo per registrare la costituzione di parte civile da parte del ragazzo che ha rischiato la vita e la richiesta della difesa per un rito abbreviato condizionato all’audizione della madre di Baldascini. L’udienza preliminare si celebrerà davanti al Gup del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano.
In ordine di tempo, questo è solo l’ultima delle vicende giudiziarie che ha riguardato il 21enne di Latina, Matteo Baldascini. Il giovane, a novembre di un anno fa, si è trovato davanti a un giudice del Tribunale per rispondere di stalking e lesioni contro un coetaneo, sempre per motivi di gelosia nei confronti della ragazza. Poco prima si era verificata l’aggressione, perpetrata insieme al padre Paolo Baldascini, contro Roberto Toselli, prima pentito, poi non più collaboratore di giustizia.
E ancora, Baldascini, il mese prima dell’arresto per rapina e evasione dai domiciliari (settembre 2022), era stato condannato anche per aver aggredito una ragazza al Lido di Latina e si trovava già ai domiciliari con l’accusa di stalking nei confronti del coetaneo.
Il 13 ottobre 2022, secondo la ricostruzione della Questura di Latina, Baldascini, nonostante fosse sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, si era allontanato dalla propria abitazione e, giunto nei pressi di un bar adiacente il Centro Commerciale “Latinafiori”, aveva aggredito un uomo allo scopo di rapinarlo del portafogli, contenente circa 800 euro in contanti, nonché del suo smartphone del valore di circa 600 euro.
Già attenzionato dalla Polizia per rapine e violenza nell’ambito delle bande giovanili, il 21enne è nipote dell’omonimo nonno e figlio di Paolo Baldascini (leggi link di approfondimento) che ha scontato la pena per l’omicidio preterintenzionale di Giorgio Soldi pestato a morte nel 2008 in Piazza della Libertà. Un nome quello dei Baldascini che lo stesso giovane, nelle sue scorribande violente, spende per incutere timore. La famiglia, infatti,
A gennaio 2023, per Baldascini è arrivata anche la sorveglianza speciale a cui è tuttora sottoposto.
Paolo Baldascini, padre del 21enne, è appartenente ad una famiglia da sempre considerata vicina al clan dei Casalesi, ossia alla consorteria retta da Ettore Mendico detto “Bertoldo” (impiantata a Castelforte e SS. Cosma e Damiano), condannato nel processo Anni ’90 (quello iniziato dalla denuncia, poi ritrattata in Aula, di Antonio Ciarelli). Anche Matteo (il padre di Paolo) e Mario Baldascini furono condannati insieme al boss Mendico, considerati la vera guardiania dei Casalesi a “Latina città” dalla metà degli anni Novanta.