ACCOLTELLAMENTO A MINTURNO: CONVALIDATO L’ARRESTO DEL 30ENNE DI MINTURNO

È stato interrogato il 30enne di Minturno, Luca Simeone, accusato di aver accoltellato un coetaneo presso le case popolari

Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari, Domenico Di Croce, il 30enne di Minturno, Luca Simeone, assistito dall’avvocato Enrico Mastantuono. Presente all’interrogatorio di convalida anche il sostituto procuratore di Cassino, Chiara Fioranelli, titolare dell’indagine che vede accusato di tentato omicidio il giovane.

Simeone ha spiegato di aver reagito all’aggressione della vittima, Manuele Morlando, il quale lo avrebbe preso a manganellate. Le ragioni del litigio sono al momento oscure e i Carabinieri di Formia e Minturno stanno lavorando proprio per ricostruire cosa c’è alla base di un episodio che poteva sfociare in un delitto di sangue.

Il Gip Di Croce, al termine dell’interrogatorio, ha convalidato l’arresto in carcere per Simeone e si è riservato sulla richiesta delle difesa per una misura meno afflittiva come gli arresti domiciliari.

L”episodio, come noto, risale al primo pomeriggio del 5 agosto scorso, a Minturno, quando i Carabinieri, coadiuvati dai colleghi del dipendente N.O.R., hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio il 30enne di Minturno, Luca Simeone.

Il giovane, gravato da precedenti di polizia, è stato fermato per aver ferito con un coltello, attingendolo alla spalla sinistra in regione sottoscapolare/ascellare, un coetaneo di 30 anni, residente a Minturno, gravato da precedenti di polizia. Si tratta, per l’appunto, di Manuel Morlando.

L’episodio scaturisce a seguito di una lite all’interno dell’area condominiale delle loro abitazioni. Si tratta delle case popolari nella zona di Santa Maria Infante.

I militari dell’Arma, allertati dal personale sanitario, sono andati tempestivamente presso l’Ospedale di Formia “Dono Svizzero”, dove il 30enne vittima di accoltellamento si era recato per le cure del caso, e dove è stato successivamente ricoverato per essere sottoposto a intervento chirurgico. Il fendente che lo ha colpito è stato profondo e ha sfiorato polmone e cuore. Morlando non è in pericolo di vita, ma è stato trasferito in terapia intensiva e le sue condizioni stanno migliorando di giorno in giorno.

Le immediate attività di Polizia Giudiziaria hanno consentito di localizzare il responsabile, sottoporre a sequestro un telefono cellulare, nonché repertare numerose tracce ematiche rinvenute sul luogo del reato, il tutto debitamente custodito per i successivi approfondimenti tecnici. L’arma non è stata ritrovata.

Il 30enne è stato associato alla casa circondariale di Cassino come disposto dal sostituto procuratore di Cassino, Chiara Fioranelli. Sulle ragioni del tentato omicidio, non viene esclusa nessuna ipotesi, nemmeno quella che rimanderebbe a un regolamento di conti un debito di droga non saldato.

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