ACCOLTELLA LA MOGLIE E POI PROVA A SUICIDARSI: È MORTO FRANCO MARI

SAN CAMILLO
San Camillo di Roma

Accoltella la moglie e poi prova a suicidarsi: è morto l’uomo di 86 anni ricoverato nel nosocomio romano

È deceduto al San Camillo di Roma Franco Mari, l’uomo di 86 anni che ha provato a uccidere la moglie, Poldina Pontesilli, nel pomeriggio dello scorso venerdì 10 maggio. Troppo gravi le sue condizioni in seguito ai colpi che si era inferto da solo vicino alla giugulare, dopo aver tentato di uccidere la moglie con lo stesso coltello da cucina.

Oggi, 13 maggio, era previsto davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, la convalida dell’arresto di Mari, ricoverato fino alla morte in ospedale e piantonato dai Carabinieri. Ovviamente, non c’è stata nessuna convalida, considerata la morte del responsabile del tentato omicidio. Finisce così, almeno dal punto di vista giudiziario, la vicenda di Franco Maria che, solo tr giorni fa, nella villetta in Via Roio, in zona Migliara 40, tra Latina e Sermoneta, si era reso protagonista di un’aggressione arrivata al culmine di un litigio. Un pomeriggio tragico per una famiglia conosciuta in zona e che non aveva attirato mai particolari attenzioni.

Sul posto, sono intervenuti subito i soccorsi del 118 e i carabinieri della Stazione di Sermoneta con i colleghi del Reparto Territoriale di Aprilia. Inoltre, sono arrivati anche due mezzi dell’elisoccorso che hanno trasportato i due coniugi a Roma in condizioni molto gravi. Mari è stato trasportato al San Camillo, mentre la moglie è ancora ricoverata al Gemelli. Entrambi hanno subito interventi chirurgici, considerato il loro quadro clinico, e si trovavano in terapia intensiva.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe prima accoltellato la moglie e poi avrebbe provato a suicidarsi, sempre con la stessa arma. La lite è iniziata nel pomeriggio, intorno alle ore 17, cominciata con una discussione che ha portato la donna ad andare fuori in giardino, per poi rientrare ed essere accoltellata almeno cinque volte sul braccio, al torace e al collo, dal marito, il quale, dopo essersi reso conto ci ciò che aveva appena combinato, si è inferto da solo diversi colpi assestati tra il petto e il collo. Non solo, l’uomo si è tagliato anche le vene dei polsi.

Fatto sta che la donna è in ancora gravi condizioni ma non dovrebbe rischiare la vita, mentre Mari era intubato. I carabinieri sono stati avvertiti dai vicini e dal figlio della coppia, ma prima ancora dalla donna stessa che ha chiamato il numero d’emergenza quando era ferita e sanguinante e vedeva il marito in condizioni estreme. A salvare la donna, però, è stata la sua prontezza di fingersi morta, così da placare la rabbia del marito scatenata da un banale dissidio domestico e dalla circostanza per cui l’uomo da qualche tempo avrebbe perso di lucidità.

L’uomo, ex elettrauto, ora in pensione, nonostante il ricovero in ospedale, era stato posto formalmente in stato di arresto per tentato omicidio, in attesa della convalida dell’arresto. L’ottantenne aveva gestito per anni la sua officina a Borgata Carrara, in via Le Pastine, oltreché a un’altra officina a Latina. Per anni, con la moglie, che ha svolto il lavoro di segretaria di studio professionale, hanno abitato a Latina Scalo, poi nella villetta in Via Roio.

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