ACCESSO ALLA SPIAGGIA DI BAZZANO: TAR CONFERMA ORDINANZA DEL COMUNE. A PROCESSO I PROPRIETARI DELL’AREA

Il Lido Costadoro a Sperlonga
Il Lido Costadoro a Sperlonga

Accesso libero alla spiaggia di Bazzano, doppio ko per i titolari del Lido Costadoro: respinta richiesta di sospensiva dal Tar e fissata l’udienza in sede penale

A maggio scorso, dopo una lunga coda di esposti e polemiche, il Comune di Sperlonga ordinò al proprietario della strada a Marina di Bazzano, tramite provvedimento ad hoc, di consentire il libero accesso alla spiaggia, rimuovendo cancelli e sbarre elettroniche.

Il provvedimento scaturiva anche da esposti presentati da tre imprenditori, assistiti dall’Avvocato Guglielmo Raso, che più volte avevano ribadito e documentato come la strada, sulla quale la collettività ha da sempre esercitato il passaggio sia pedonale che carrabile, rappresenti l’unico accesso sicuro all’arenile pubblico e agli stabilimenti balneari, per anni gravemente limitati nell’esercizio della loro attività proprio a causa della mancanza di idonea accessibilità.

Contro l’ordinanza del Comune di Sperlonga, hanno ricorso alla giustizia amministrativa i signori Del Vecchio, di cui uno risulta proprietario del Lido Costadoro, ossia colui il quale era stato destinatario degli esposti dei titolari degli altri lidi.

Con provvedimento depositato oggi, 9 dicembre, la sezione prima del Tar Lazio, sezione di Latina – Presidente Riccardo Savona, estensore dell’ordinanza Roberto Maia Bucchi – ha respinto la domanda cautelare di sospensione del succitato atto con cui il Comune di Sperlonga ordinava, a maggio, a Alberto Del Vecchio, proprietario del “Lido Costadoro”, e a Alessandra Del Vecchio, assistiti dall’avvocato Alfredo Zaza D’Aulisio, di consentire il libero accesso sulla strada che conduce al litorale di Bazzano, rimuovendo le sbarre e cancelli da loro installati.

Sono stati quindi accolti gli argomenti difensivi del Comitato Marina Di Bazzano e della titolare del lido “Blu Lagoon Bay”, Monia Maggiacomo, difesi dall’Avvocato Guglielmo Raso, e del Comune di Sperlonga, difeso dall’Avvocato Ferdinando Gelo. Il ricorso, infatti, era stato presentato contro l’ente comunale, il Comitato e i titolari del lido “Blu Lagoon Bay”. Accolte anche le tesi delle associazioni intervenute ad opponendum: il Codacon, difeso dagli avvocati Carlo Rienzi, Gino Giuliano e Valentina Colarusso, e i Consumatori Solidali Lazio a.p.s., assistiti dall’Avvocato Alessandra Siragusa.

In attesa della decisione nel merito, fissata al 23 marzo 2023, l’ordinanza comunale continuerà quindi ad essere efficace. I ricorrenti Del Vecchio rimangono obbligati alla rimozione di sbarre e cancelli e, in ogni caso, a consentire il libero e pubblico transito sulla strada che conduce all’arenile.

“L’ordinanza del Tar – dichiara l’avvocato Raso – è una prima conferma alla fondatezza delle azioni legali del Comitato Marina di Bazzano e dei titolari dei lidi “Blue Lagoon Bay”, “Baia delle Sirene” e “Roccia dei Falchi”, promosse non solo per tutelare i legittimi interessi imprenditoriali, ma anche, e soprattutto, per affermare il diritto di libero e pubblico accesso al demanio marittimo“.

C’è di più. “Un’ulteriore conferma – aggiunge l’avvocato Raso – arriva poi dalla giustizia penale: impedire l’accesso al litorale con sbarre e cancelli è reato. Per questo, a seguito del nostro esposto, il 1 marzo 2023, innanzi il Tribunale Penale di Latina, inizierà il processo a carico di Del Vecchio Alberto ed Alessandra, imputati dello specifico reato previsto dal Codice della Navigazione (art. 1161)”.

Si tratta dell’articolo di legge che circostanzia l’abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata, punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a 516 euro, sempre che il fatto non costituisca un più grave reato.

I due Del Vecchio saranno giudicati dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Simona Sergio. Le indagini sono state concluse dal sostituto procuratore della Repubblica, Andrea D’Angeli, che contesta ai Del Vecchio, in concorso tra loro, in qualità di comproprietari dell’area, sulla quale insiste la strada di accesso che collega la statale “Flacca” con la spiaggia di “Bazzano”, ubicata nel Comune di Sperlonga, di aver realizzato due cancelli e una sbarra elettronica (il primo cancello ubicato all’ingresso della. cosiddetta strada vicinale; il secondo e la sbarra posizionati nei pressi del “Lido Costadoro”).

Le azioni dei Del Vecchio, secondo la pubblica accusa, escluderebbero o comunque limiterebbero significativamente l’uso pubblico dell’arenile di Bazzano, un bene appartenente al demanio marittimo.

Considerate dal Pm D’Angele come parti offese sia la Regione Lazio che il Comune di Sperlonga.

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