“È di un mese fa la richiesta dell’associazione Circeo Attivo APS rivolta al Comune e agli enti preposti di poter usufruire del diritto al mare in ogni mese dell’anno, senza vincoli e orari”, così esordisce, in una nota, la Presidente dell’associazione Circeo Attivo, Daniela Ziarelli.
“Stiamo parlando delle spiagge libere situate dietro i residence di via Terracina nel comune di San Felice Circeo. Negli anni ’70 e ’80, e fino a qualche anno fa, gli accessi che attraversavano i residence erano aperti. Con il passare degli anni e con la negligenza delle varie amministrazioni che non tutelano il territorio, sono stati messi cancelli e divieto ad impedire gli accessi al mare. Oggi è impossibile usufruire di quelle spiagge libere.
Vani sono stati i tentativi delle Associazioni di promozione sociale, le segnalazioni e gli esposti, il 50 per cento delle spiagge libere del Circeo sono chiuse e inaccessibili. Il Comune, presentando la mappatura delle spiagge fruibili, parla del 50 per cento libere e il restante 50 per cento in concessione.
Risale all’anno scorso l’esposto in Procura della Repubblica a Latina, della stessa Associazione Circeo Attivo aps, per rivendicare l’accesso al pubblico demanio da parte dei cittadini.
Nel 2023 il Comune ha emesso 6 ordinanze che richiedevano l’apertura di alcuni accessi pedonali di residence, aperture consentite dal primo maggio al 30 settembre nell’orario di balneazione 9-19. Delle 6 ordinanze solo 4 sono risultate efficaci, non segnalate in alcun modo, né nel sito del Comune né con cartelli di alcun genere.
Nei mesi invernali la metà delle spiagge libere a San Felice risultano inaccessibili. Esistono leggi regionali e nazionali, esistono diritti dei cittadini. Il diritto di poter andare in qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi periodo dell’ anno in spiaggia. Diritto di Elioterapia, diritto di passeggiare, diritto di libero accesso al pubblico demanio. Domani primo maggio entrano in vigore le 4 ordinanze ancora valide per l’apertura dei varchi su via Terracina, valide per la stagione balneare e per orari prestabiliti.
L’Associazione si impegna ad intraprendere l’ iter necessario per poter garantire questo diritto avvalendosi dell’ appoggio dell’ associazione nazionale CoMaMaL (Mare Libero)”.