Accusato di aver palpeggiato nelle parti intime la nipote di 13 anni: allontanato dal tetto famigliare un uomo di 38 anni
I Carabinieri della Stazione di Borgo Grappa hanno eseguito un provvedimento di divieto di avvicinamento e allontanamento dalla casa famigliare per un 38enne di nazionalità indiana, G.P. (le sue iniziali), accusato di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della nipote di 13 anni. Il provvedimento è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, su richiesta del pubblico ministero Giorgia Orlando.
Sarebbe stata proprio la ragazzina a manifestare il disagio vissuto in casa, derivante dai comportamenti dello zio convivente con lei e la madre. La segnalazione agli organi inquirenti sarebbe infatti arrivata da parte della scuola frequentata dalla minorenne.
Secondo l’accusa, lo zio avrebbe palpeggiato il seno e le parti intime della nipote, oltreché ad aver tentato di baciarla. Inoltre, secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe costretto la nipote a vedere sul cellulare foto dal contenuto pornografico. I fatti sarebbero accaduti in questa primavera, a Latina.
Accuse pesanti alle quali il 38enne, assistito dall’avvocato Marcello Montalto e dal co-difensore Elisa Morazzano, ha risposto nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi, 11 giugno. L’uomo, con l’aiuto dell’interprete, ha negato le accuse di aver compiuto “avance” nei confronti della nipote, in quanto sarebbe stato illogico da parte sua farlo davanti alla madre, nonché sua sorella.
Il 38enne, in qualità di zio, avrebbe rimproverato più volte la nipote perché, invece di studiare, sarebbe stata sempre davanti al cellulare. In ragione di questi rimproveri – ha sostenuto l’uomo – la nipote si sarebbe vendicata e avrebbe denunciato di essere stata palpeggiata e costretta vedere materiale pornografico.
Una versione che non ha convinto il Gip Cario che ha confermato le misure del divieto di avvicinamento e dell’allontanamento dalla casa famigliare.