ABC, LATINA BENE COMUNE: “DALL’AMMINISTRAZIONE SOLO SCUSE E BUGIE. NON C’E’ NULLA DA STANARE”

“Le bugie hanno le gambe corte soprattutto quando vengono dette da chi ha la responsabilità di amministrare una città e di gestire un bene comune importante quale è l’azienda speciale Abc. E in questi giorni di bugie, o fare news, ne sono state dette tante. Su Abc e la questione rifiuti la sindaca e la sua giunta hanno la responsabilità politica di ciò che è sotto gli occhi di tutti. E a poco servono gli attacchi alla precedente amministrazione e all’ex sindaco Coletta. La mancata approvazione dei bilanci di previsione ha comportato una paralisi dell’azienda speciale sotto ogni punto di vista. Questo significa che si sta colpevolmente svuotando di valore un’azienda creata dal Comune nel 2016 e trasformata con grandi sacrifici e grandi sforzi in un bene comune di tutti i cittadini”.

Il movimento Latina Bene Comune interviene sulla questione legata ad Abc e sulla mancata assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione, chiamata a decidere sul futuro della raccolta dei rifiuti e dell’azienda speciale ma profondamente lacerata al suo interno. 

“Il tema delle spese per il personale, che assorbono il 59% delle risorse di Abc, è una scusa – prosegue Lbc – Ma la voce legata al personale è una delle maggiori spese attive per qualsiasi azienda pubblica e certo non rappresenta una novità. Il tema poi delle progressioni verticali, più volte richiamato dalla sindaca, è un’altra giustificazione che non regge: non si sa, o si fa finta di non sapere, come funzionano, sul piano amministrativo, le aziende pubbliche. Le progressioni verticali rappresentano un adempimento di legge anche per evitare vertenze. L’autonomia gestionale dell’azienda speciale del resto, sancita dall’articolo 114 del Tuel, attribuisce all’organo amministrativo aziendale la competenza in materia di gestione del personale, incluse le progressioni retributive. E né lo statuto né il regolamento aziendale prevedono che tali atti siano soggetti ad autorizzazione da parte del Consiglio comunale. La giurisprudenza parla in maniera chiara. Alla sindaca – puntualizza ancora il movimento – ricordiamo dunque che non c’è nulla ‘da stanare’ e che tutto è stato realizzato nella massima trasparenza. E’ tutto scritto. Dopo tre anni è invece arrivato il momento che l’attuale amministrazione prenda in mano la situazione e si assuma la responsabilità di quello che sta compiendo ai danni di un’azienda pubblica sana, ai danni dei cittadini e di lavoratori specializzati e stabilizzati, ai quali si è restituita dignità. Siamo tutti in attesa che venga presa una decisione chiara o che venga fuori il disegno reale che c’è dietro questo immobilismo: la privatizzazione dell’azienda”.

“La decisione però sembra non arrivare – aggiunge Lbc – perché c’è un’altra verità sotto gli occhi di tutti: la maggioranza è spaccata e lo vediamo oggi con tutta chiarezza, con le dichiarazioni discordanti dei vari esponenti dei partiti che la compongono. Posizioni diverse che, evidentemente, tengono in ostaggio la città. Ancora una volta, a pagare le conseguenze di una mancanza di visione e di una guerra politica funzionale a consolidare posizione di potere, è la collettività”.

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