Si dichiara del tutto insoddisfatta la consigliera Maria Grazia Ciolfi dell’esito del question time odierno, in cui è stata discussa l’interrogazione presentata dal capogruppo del M5S per avere chiarimenti rispetto alla mancata approvazione dei bilanci di previsione di ABC e la gestione di esercizio dell’azienda in regime provvisorio dal 2023.
“Siamo a un punto di non ritorno» commenta Ciolfi di fronte alle «non risposte dell’assessore Addonizio, che aveva fretta di andare via, e a quelle dell’assessora Nasti che pongono ulteriori interrogativi”.
“Come consiglieri comunali abbiamo compiti di indirizzo e controllo che quest’amministrazione continua a delegittimare. Della mancata approvazione dei bilanci di previsione di ABC relativi agli esercizi del 2023, 2024 e anche 2025 non siamo venuti a conoscenza a febbraio 2025, come sostenuto dall’assessora Nasti, ma sulla questione chiedevamo spiegazioni da oltre un anno, senza avere avuto mai risposte chiare. Abbiamo chiesto ragguagli in aula e, soprattutto, che i bilanci dell’azienda venissero portati in consiglio comunale, quale organo competente della loro approvazione”.
“Invece – continua Ciolfi – veniamo a sapere, non solo che tali documenti di bilancio hanno fatto avanti e indietro tra uffici comunali e azienda, ma che il controllo analogo, organo deputato al controllo dell’azienda speciale, ha comunicato alla giunta una serie di osservazioni e dubbi mai sottoposti all’attenzione dell’assise e di cui ancora oggi non siamo a conoscenza. È normale?”.
“L’assessora ha scaricato tutta la responsabilità della mancata approvazione di questi atti fondamentali sul CdA e i revisori dei conti di ABC, che avrebbero inviato al Comune i bilanci incompleti, privi della necessaria documentazione. Bene, chiederemo un confronto con loro per capire cosa è successo e perché non sono stati inviati gli allegati richiesti e sollecitati, come riferito oggi in aula dall’assessora Nasti. Chiederò inoltre un confronto con tutti gli organi di controllo dell’azienda: Organismo di Vigilanza, Comitato di Sorveglianza e responsabile del Controllo Analogo, così da essere certi di fare completa chiarezza”.
“Ancora, l’assessora spiega che non era possibile approvare il bilancio di previsione del 2024, sebbene deliberato dal CdA e dai revisori, in quanto chiuso con un utile di 600mila euro, quando l’azienda è tenuta al pareggio finanziario; per questo, da quanto emerso, l’amministrazione avrebbe chiesto all’azienda di operare riducendo i ricavi, disattendendo così il contratto vigente del 2021. Ci siamo ritrovati quindi con due versioni di bilancio di previsione 2024, ma l’assessora oggi non dice che i revisori di ABC hanno bocciato la nuova versione del bilancio di previsione 2024, che a tutt’oggi resta sospeso”.
“Aggiungo che l’assessora Nasti non ha avuto la stessa accortezza riguardo il rispetto del pareggio di bilancio nel consuntivo del 2023, quando l’azienda, priva del bilancio previsionale del 2023, ha chiuso con un utile di 1 milione di euro e ha dovuto pagare ben 430mila euro di tasse, soldi dei cittadini di Latina buttati al vento. Questione verificatasi probabilmente perché l’azienda era già obbligata all’esercizio provvisorio”.
“Infatti dal 2023 ad oggi – rileva la consigliera – l’azienda opera in esercizio provvisorio, circostanza che è stata sottaciuta al consiglio comunale e che non permette investimenti, nemmeno sul personale. Eppure, nel corso del 2023 sono stati sostenuti costi di produzione di 930mila euro in più rispetto al 2022 e nel 2024 sarebbero state assunte 44 nuove unità lavorative violando, in entrambi i casi, i vincoli dell’esercizio provvisorio”.
“Auspichiamo – conclude – che su questa come su altre questioni lacunose venga fatta finalmente chiarezza e che l’ufficio di controllo analogo proceda all’invio di tutti i documenti oggetto di interrogativi alla Corte dei Conti per essere certi di aver operato bene, al di là delle rassicurazioni degli assessori competenti. Troppe questioni non tornano; e mentre i lavoratori sono in stato di agitazione e i cittadini protestano per la Tari aumentata e un servizio insufficiente, insorge anche il comitato di sorveglianza interno all’azienda”.