ABC E TARI, LATINA BENE COMUNE: “OMISSIONI GRAVI DELL’ASSESSORE NASTI”

“Omissioni gravi da parte dell’assessora Nasti, prima in commissione e poi in assise comunale, sul pagamento della Tari. L’assessore viene in commissione a decantare i vantaggi del pagamento tramite PagoPA e nulla dice sulla parte più importante di quella delibera. È un metodo inaccettabile che di fatto ha determinato una mancanza di informazioni sia per i consiglieri che per i cittadini”.

Il movimento Latina Bene Comune torna sul caso Abc e Tari, anche sulla delibera votata in Consiglio comunale. “Nella delibera si fa riferimento alle nuove modalità di pagamento attraverso il metodo Pago Pa e si indica poi il costo dell’acconto Tari pari all’80% dell’importo totale omettendo il mancato raffronto con l’importo dello scorso anno, che era pari invece al 66%.

Un aumento sull’acconto, rispetto al 2024, di cui non sono stati adeguatamente informati i consiglieri comunali. Riteniamo questo aspetto, frutto di un atteggiamento omissivo che registriamo ancora una volta da parte della giunta Celentano”.

Sulla questione rifiuti Lbc sottolinea poi, in risposta alle esternazioni del consigliere Dino Iavarone, l’inerzia dell’amministrazione: “Sarebbe ora che l’attuale amministrazione di Latina la smettesse di prendere in giro i cittadini e iniziasse ad assumersi le proprie responsabilità della propria incapacità, dell’incompetenza e dell’immobilismo. Dal 2023 – aggiunge il movimento – è tutto fermo. La perdita di tempo con la due diligence, la falsa narrazione di una situazione economico-finanziaria disastrosa, l’incapacità di elaborare un piano industriale che necessariamente doveva adattarsi agli aumenti dei costi generati dalla congiuntura internazionale.

Bastava chiudere il cerchio del completamento del PAP in centro con gli opportuni correttivi e la differenziata sarebbe fisiologicamente aumentata. E se ci fosse stata un’amministrazione capace e competente, la spesa per lo smaltimento dell’indifferenziato presso RIDA Ambiente ( 6 mln € l’anno) sarebbe stata abbattuta almeno del 30% con un evidente risparmio per le casse comunali e senza incrementi della Tari. I costi invece continuano a crescere.

C’è un tema infatti che il consigliere Iavarone continua ad omettere: completare il porta a porta avrebbe consentito di far emergere una grande parte di sommerso e di evasione della Tari, che grava sui tanti cittadini onesti che pagano. Al fiducioso consigliere Iavarone poi vogliamo rammentare che sbaglia quando dice che l’importo a saldo della Tari sarà uguale a quello del 2024. Se avesse letto la delibera 5/2025 avrebbe compreso che il saldo tari di dicembre 2025 sarà calcolato sulla base delle tariffe del 2025, tariffe che ancora non sono state approvate. Quindi, dati i chiari di luna ed i mirabolanti piani industriali in itinere c’è poco da stare allegri”.

“Da troppo tempo poi – prosegue il movimento – assistiamo ad un tira e molla interno alla maggioranza. Da una parte chi spinge per l’esternalizzazione del servizio, dall’altra chi vuole mantenere l’azienda pubblica, e ancora chi vuole una multiservizi. Il risultato è l’inerzia e il conseguente malcontento e preoccupazione dei lavoratori, che ha spinto il sindacato Ugl PSA ad attaccare l’amministrazione chiedendo le dimissioni di assessori e dirigenti.

Riteniamo che gli organi competenti debbano vigilare su quanto sta accadendo a Latina sulla vicenda rifiuti. Ci sono troppe situazioni opache, troppe omissioni. Discutiamone in consiglio comunale davanti a tutta la città in particolare davanti alle associazioni dei consumatori e ai sindacati. Ce n’è abbastanza per passare la mano e ammettere onestamente che non sono in grado di gestire il problema dei rifiuti”.

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