Legambiente Terracina “Pisco Montano”: “Siamo sconcertati dagli ultimi due consigli comunali in cui si è discusso, con due mozioni, sulla rigenerazione urbana, arrivando alla bocciatura della prima mozione e al ritiro della seconda. Lo stesso consiglio approva all’unanimità la modifica delle norme tecniche del Prg che in nome della destagionalizzazione, con il nuovo Pua, rischia di rendere possibile sul lungomare di Terracina un “lungomuro” stile Ostia
“Se volevamo capire perché Fratelli d’Italia, partito di Maggioranza relativa a Terracina, continua ad attaccare pervicacemente da un anno e mezzo Legambiente Terracina per il suo attivismo scomodo sui mega stabilimenti costieri (La Vela in primis, ma anche altri), le mega lottizzazioni costiere (Ex Proinfantia e Villa Adrover) e le mega lottizzazioni sulla Via Appia (Ex Corafa), con segnalazioni e denunce che hanno sempre colpito nel segno visto che i sequestri sono stati tutti convalidati e i processi sono stati avviati e Legambiente nazionale e locale è costituenda parte civile, è bastato assistere agli ultimi due Consigli Comunali del 30 giugno e del 4 luglio 2022.
Sono anni ormai che Legambiente Terracina ha alzato la guardia sul “partito trasversale del cemento”, capeggiato da FdI, come dimostrato da audizioni in Commissione Regionale e vertenze aperte in Regione Lazio, riepilogato in un recente comunicato stampa occupandosi delle questioni della tutela del verde, del paesaggio e vigilando su concessioni demaniali, stabilimenti, varianti urbanistiche, lottizzazioni ed ecomostri (Ex Proinfantia, Villa Adrover, Ex Corafa), su altre storiche “incompiute” edilizie (Calcatore, Parco Arene, Ex Desco), e impegnandosi direttamente con l’ATER per comprendere anche tutti gli aspetti legati al nuovo progetto di rigenerazione delle cosiddette “Catacombe” di Via Leopardi (progetto per il quale sarebbe comunque necessaria una nuova variante urbanistica vista l’impossibilità di cedere gli standard urbanistici, quindi con ulteriore perdita di verde, parcheggi e servizi in un quartiere che già ne è privo da sempre!), sempre con accessi agli atti, segnalazioni, denunce, esposti.
Per queste ragioni la Presidente del Circolo Anna Giannetti ha ricevuto nell’ ultimo anno e mezzo aggressioni verbali pubbliche come quella nel Consiglio Comunale straordinario , dopo il sequestro del cantiere della ex Proinfantia del 25 gennaio 2021, da parte dell’ex Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica in quota FdI (poi rinviato a giudizio e arrestato per altri presunti reati), querele, controlli alle proprietà immobiliari, messaggi anonimi ed è oggetto, da mesi, di una inqualificabile campagna d’odio, come quella montata contro di lei, di recente, da un altro esponente FdI, arrivando ad aizzare contro la Presidente di Legambiente gli acquirenti delle palazzine, ormai presunte abusive, e tuttora sotto sequestro dell’ex-Corafa, sequestro sul quale apprendiamo perfino ieri dalla stampa che l’Amministrazione terracinese avrebbe emesso il permesso a costruire basandosi su una falsa dichiarazione!
Sono anni che il Circolo fa emergere le implicazioni gravi per il nostro territorio delle Delibere comunali di applicazione delle Legge Regionale n.7 sulla “rigenerazione urbana” e del Regolamento sulla Monetizzazione degli standard, un quadro normativo e regolamentare che non abbiamo esitato a definire “criminogeno” per gli effetti nefasti sul nostro territorio, che purtroppo si stanno palesando sotto i nostri occhi. Davanti alla potenziale pericolosità di questi atti normativi, ascoltare ieri in Consiglio gli interventi superficiali e privi di argomentazioni sostanziali dei Consiglieri e soprattutto assistere ad un gioco puramente tattico di mozioni, cadute di numero legale, astensioni, ritiro di mozioni, il tutto avallato da un Assessore all’Urbanistica che fatichiamo a riconoscere come ex-candidato sindaco del PD ora passato comodamente al centro-destra (e che rimpiazza l’ex Assessore di FdI ormai decaduto e di fatto il maggior artefice di questo quadro normativo) il quale continua a ribadire la validità del quadro regolamentare, al contrario contestato e messo in crisi ogni qual volta quel quadro è finito in concreto al vaglio da parte della Magistratura.
In più, sembra che questo Consiglio comunale non abbia altro interesse se non quello di tutelare le clientele, ovvero i geometri, i balneari, le ditte edili e gli “investitori” (pecunia non olet), mentre i cittadini sono solo spettatori, completamente fuori dal focus e dagli obiettivi dell’azione di governo, con una città in preda al degrado, abbandonata all’incuria e senza alcuna visione o pianificazione strategica se non, come detto, la tutela delle clientele corporative private. Nessun passaggio di rilievo in Consiglio sulla programmazione partecipata e sul coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse diffuso sulla revisione complessiva della strumentazione urbanistica, necessaria non solo per la corretta applicazione della Legge sulla Rigenerazione Urbana ma anche per il completo recepimento del nuovo Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) e per il nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) e per poter procedere in modo coerente ad uno sviluppo aggiornato e disciplinato della città, città che ha un indice di consumo di suolo e una percentuale di verde urbano drammatici rispetto alle medie nazionali, con una serie di problematiche di abusi edilizi costieri e degrado per erosione della costa, come dimostra ogni anno il nostro prezioso Report Ecosistema Urbano Terracina, pubblicato recentemente.
Inoltre, sul fronte demaniale, apprendiamo ieri che il Consiglio all’unanimità è d’accordo nel manomettere il Piano Regolatore Generale (PRG), in particolare l’articolo 9 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA), rimuovendo il vincolo che impediva la destagionalizzazione, dando il via alla possibile costruzione di stabilimenti “monstre” con il beneplacito del nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) sullo stile di quanto purtroppo accaduto a Ostia. Proprio per sventare tutto questo Legambiente, che aveva visto lungo come negli altri casi, aveva scritto mesi fa in Regione Lazio aprendo una vertenza insieme a Legambiente nazionale e Legambiente Lazio chiedendo alla Regione Lazio di controllare ed esercitare i propri poteri commissariali, temendo, e a ragione, visto anche la mole delle indagini della Procura nel settore demaniale terracinese, che il PUA potesse diventare una sanatoria per vecchi abusi e il viatico per nuovi pericolosi ampliamenti con la scusa della destagionalizzazione, paventando esattamente quello che sta succedendo e che ieri è stato approvato in Consiglio e all’unanimità”. Lo spiega in una nota Legambiente Terracina.
“È sconcertante quanto ho visto, e dal vivo, in questi due ultimi Consigli Comunali, la massima assise della Città e la massima rappresentanza istituzionale, con un livello davvero molto scadente degli interventi, nessuno escluso. Un Consiglio che è purtroppo già macchiato da una serie di indagini della Procura, che vede il Sindaco citato in giudizio dalla Corte dei Conti e che ha visto mesi fa la decadenza del Vice Sindaco per ipotesi di reati gravi contro la pubblica amministrazione. E’ quindi scandalosa l’assenza oggi del Sindaco, dopo la reprimenda sulla mancanza del numero legale, la quale mostra così di non sentire questi temi cruciali davvero sulla propria pelle, anzi conducendo i suoi Consiglieri ad una comoda ma pavida astensione in Consiglio. E’ altrettanto scandaloso che quanto la nostra Associazione va argomentando pubblicamente in merito al contrasto all’abusivismo, soprattutto costiero, e alla riduzione del consumo di suolo, e in merito alla necessità di una pianificazione strategica della città che tenga conto della mancanza di verde urbano e parcheggi, con diversi comunicati stampa, e che è costato a me, in qualità di Presidente del Circolo, attacchi e campagne di odio, senza che questo sia mai stato stigmatizzato da nessun esponente istituzionale e da nessuna forza politica presente in Consiglio, sia stato trattato con questo livello di superficialità, con un Assessore all’Urbanistica che sembra voler continuare pervicacemente nel solco del precedente Assessore ormai decaduto, affermandone in pieno Consiglio la validità delle azioni e del quadro normativo predisposto, e con una Minoranza eterogenea del Consiglio, che fatica a chiamarsi Opposizione, che ci appare troppo docile alle sollecitazioni, che sembra quasi non credere nelle mozioni tardive che propone e di fatto si piega comodamente al volere della Maggioranza” – dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.