I primi a partecipare alle “Giornate della Memoria”, volute dalla Provincia di Latina nell’ambito del programma “Scuola Aperta”, sono stati gli studenti del Liceo Manzoni di Latina e dell’Istituto alberghiero Celletti di Formia.
Oltre 260 studenti per la prima giornata di visite guidate al Museo storico “Piana delle Orme”, per scoprire insieme alle guide la storia recente del Novecento e la deportazione che militari e pontini subirono.
Ad accoglierli al parco tematico di Latina, il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli e il Direttore del Museo Fosco Esposito.
“Siamo qui a Piana delle Orme, per il secondo anno consecutivo per un’iniziativa che vuole accendere la memoria e aiutarvi a capire ed interpretare la storia. – ha esordito il Presidente Stefanelli – Ci troviamo in uno spaccato unico dove la storia si mostra e si ripete grazie ai padiglioni tematici che lo compongono. Ringrazio ancora una volta, il suo direttore per l’ospitalità e le guide che vi accompagneranno.”
L’iniziativa “Giornate della Memoria” rientra nel più ampio programma “Scuola Aperta”, che vuole ampliare i confini delle aule didattiche, offrendo agli studenti la possibilità di visitare luoghi diversi dell’apprendimento e avvicinarli alla storia locale attraverso i grandi avvenimenti storici che hanno investito il territorio. Gli studenti accompagnati dalle guide del parco tematico, hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con la storia da un punto di vista privilegiato: nelle giornate di visite oltre 2 mila ragazzi si alterneranno nei padiglioni espositivi, in percorsi appositamente pensati per sensibilizzare all’impatto che la guerra ha avuto nella quotidianità dei nostri luoghi. Attraverso la sezione “Deportazione e internamento” rivivranno il racconto multisensoriale del trasferimento forzato di prigionieri e militari italiani, entrando in contatto con una tipologia di internati, colpiti in egual misura dalle persecuzioni, ma spesso poco conosciuti.
“Questo padiglione raccoglie le storie di tanti pontini che subirono la deportazione e si trovarono a vivere una storia che va oltre i grandi campi di concentramento, che è nata in luoghi come questi e ha interessato numerose famiglie che vivevano in questi luoghi. – ha raccontato il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ai ragazzi presenti – Attraverso le ricostruzioni storiche che questo sito unico ospita, avrete la possibilità di entrare in contatto diretto con i grandi eventi che i libri di scuola riportano e capire come non si sono compiuti poi tanto lontano da noi.”
L’obiettivo di queste giornate è non solo quello di offrire conoscenze storiche, ma anche di promuovere una riflessione profonda sui temi della memoria e dell’identità collettiva. Il programma “Scuola Aperta” punta a una didattica innovativa che coinvolge gli studenti in esperienze dirette e interattive, favorendo una comprensione più empatica e consapevole del passato. Queste attività mirano a consolidare l’apprendimento e a stimolare una discussione critica su come gli eventi storici influenzino il presente e il futuro.