“A Gonfie vele”, il progetto di riqualificazione per Ex Icos e Palazzoni in Q4 bloccato da un ricorso al Tribunale Amministrativo
“La conferenza stampa per la firma del contratto sulla rigenerazione urbana Gonfie Vele, previsto per domani alle ore 11 nella sede dell’Ater di Latina, è rinviato a seguito della sopraggiunta richiesta di pronunciamento urgente del Tar presentato da una società privata”.
Con questo laconico comunicato, l’Ater di Latina ha rinviato a data da destinarsi la conferenza stampa con cui si voleva sancire pubblicamente la firma del contratto per l’affidamento dei lavori per la rigenerazione urbana del quartiere Q4.
I progetti sono quelli riferibili al noto protocollo d’intesa che i due enti – Comune di Latina e Ater – a febbraio 2021 hanno sottoscritto per finanziare, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la realizzazione di interventi di ristrutturazione e riqualificazione su determinati immobili ricadenti nel territorio del Comune di Latina.
L’importo più considerevole è stato calcolato in 15 milioni di euro da finanziare con il Bando “Pinqua”, ossia il “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” (PINQuA), approvato con decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT) il 16 settembre 2020. Un progetto che prevede la riqualificazione dei Palazzoni in Viale Nervi (quartiere Q4) e del rudere fatiscente ex Icos.
A novembre 2022, il Commissario del Comune di Latina, Carmine Valente, con i poteri del Consiglio Comunale, ha approvato una variazione al bilancio pluriennale 2022/2024, per anno 2022, sia per competenza che per cassa, procedendo a iscrivere a bilancio ulteriori 2.626.423 euro ai 15 milioni già previsti per dare dignità e riqualificazione al rudere Icos e a parte dei cosiddetti Palazzoni.
A dover realizzare le opere sarebbero il Consorzio stabile Build Sc, formato dalle società Cea Construction, Studiointhema e Immobiliare Edilizia Pontina, al netto, però, del ricorso presentato dalla Nuova Residence, assistito dall’avvocato Fabio Raponi, presso il Tribunale amministrativo di Latina, che chiede di annullare tutti gli atti propedeutici alla realizzazione del progetto “A gonfie vele”.
Un pastrocchio quello dell’annuncio da parte dell’Ater di una conferenza stampa, in ragione del fatto che pendeva tale ricorso sul quale il futuro delle opere resta incerto. La Nuova Residence srl si è rivolta al Tar perché ha progetti anch’essa sulla stessa area, vale a dire quella che comprende i Palazzoni e l’ex Icos, in ragione di una richiesta per un permesso a costruire presentata addirittura sette anni fa, nel 2017. Solo a luglio 2023, il Comune di Latina ha respinto la domanda di permesso a costruire: un atto che la società privata ha impugnato il Tar. Quest’ultimo si è già espresso sul contenzioso, spiegando che deve essere il Comune di Latina a convocare una conferenza dei servizi.
A gennaio scorso, la Nuova Residence interpella l’ente di Piazza del Popolo affinché venga convocata la conferenza dei servizi con tutti gli enti coinvolti, tra cui anche la Regione Lazio. Niente da fare, nulla si muove, solo che, in parallelo, va avanti il progetto “A Gonfie Vele”, che cozza con gli obiettivi imprenditoriali della Nuova Residence. Eppure la srl ha nella sua disponibilità un lotto di terreno di quasi 4mila metri quadrati in viale Pier Luigi Nervi, a ridosso della SS Pontina.
Al momento resta tutto bloccato in attesa che a fine marzo il Tar si pronunci sul ricorso del privato, al netto del fatto, però, che il Comune di Latina, a trazione amministrazione Celentano, è stato completamente inadempiente sulla convocazione della conferenza dei servizi. Bastava poco e quel poco non si è fatto.
La conferenza dei servizi, per la cronaca, è stata indetta oggi, 21 febbraio, dal Comune di Latina, così come statuito dal Tar di Latina e avrà luogo in Regione Lazio il prossimo 12 marzo. Sei giorni prima, ci sarà il round sempre al Tar di Latina nel quale la Nuova Residence chiede l’annullamento, con istanza cautelare, degli atti per “A Gonfie Vele” nel ricorso presentato contro Comune e Ater. Dirimente sarà comprendere se il progetto esecutivo Ater-Comune, di cui non si conosce praticamente niente, va contro gli interessi della società privata. Un nodo non trascurabile, anche perché Comune e Nuova Residence potrebbero anche mettersi d’accordo per un risarcimento o per uno scambio di volumetrie in altra area. Chi vivrà vedrà, ad oggi rimane il moncherino della ex Icos e quei Palazzoni da sempre trascurati.