Anche a Fondi, come a Terracina, si andrà al ballottaggio in seno a candidati di centrodestra: la sfida tra due settimane (4 e 5 ottobre) sarà tra Beniamino Maschietto e Luigi Parisella
Sperava di fare lo sgambetto ai suoi ex colleghi di centrodestra e c’è riuscito: l’ex sindaco Parisella, colui che era primo cittadino al tempo del mancato scioglimento dopo le relazioni antimafia del Prefetto Frattasi (si dimise proprio per evitare il commissariamento), sfiderà il grande favorito Maschietto, diretta emanazione di Claudio Fazzone e Salvatore De Meo (che nel 2015 divenne sindaco col 70%).
Maschietto, appoggiato da sei liste (Forza Italia, Lega, Noi per Fondi, Democrazia Cristiana, Litorale Fondano, Io Sì), non è riuscito a superare la soglia del 50% che lo avrebbe incoronato direttamente primo cittadino. Si è fermato al 49,44% dei voti, seguito da Luigi Parisella, supportato da tre liste civiche, con il 19,32%. In fondo il Movimento Cinque Stelle con il candidato sindaco Giuseppe Manzo che ha preso il 2,15%.
Il Partito democratico con Raniero De Filippis, ex dirigente di Regione Lazio, è arrivato al risultato, anch’esso deludente, di ottenere il 7,71% dei voti.
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Exploit, invece, del candidato sindaco Francesco Ciccone che con la lista civica Fondi Vera ha ricevuto l’8,19% dei voti piazzandosi dietro a Maschietto e Parisella, obiettivamene irraggiungibili considerato il peso dei loro partiti (Maschietto) o dei loro radicamenti in città (Parisella).
Ad ogni modo, Fondi Vera è la vera sorpresa della tornata elettorale avendo dimostrato che con il lavoro sul territorio costante e, soprattutto, iniziato per tempo, si può raggiungere un ottimo risultato. Era difficile pensare, infatti, che il Movimento Cinque Stelle, avendo concesso il via libera alla lista solo il 18 agosto, potesse ottenere di più di ciò che è stato l’implacabile responso delle urne.
Alla chiusura dei seggi lunedì alle ore 15, a Fondi, ha votato il 72,76% degli aventi diritto, pari quindi a 23.607 votanti su 32.446 elettori totali. Un risultato in linea con le amministrative del 2015, quando l’affluenza raggiunse il 72,35%.