Aprilia, rinvenuta una penna pistola. Concluso il rito abbreviato nei confronti di una giovane arrestata dai Reparto Territoriale dei Carabinieri
Condannata col giudizio abbreviato a 1 anno di reclusione, con pena sospesa. È stato questo il verdetto nei confronti di una giovane di 25 anni, arrestata a luglio scorso, ad Aprilia, con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha concesso alla giovane, difesa dall’avvocato Davide De Mauri, che aveva chiesto l’assoluzione, le attenuanti generiche. Anche il pubblico ministero Giuseppe Miliano aveva chiesto la pena a 1 anno di reclusione.
Il caso risale al 19 luglio scorso quando, ad Aprilia, nell’ambito delle intensificate attività di controllo del territorio finalizzate a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e le azioni di fuoco avvenute nella città del nord pontino, i militari della Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia avevano arrestato la donna di 25 anni, L.P. (le sue iniziali), residente a Nettuno, per il reato di detenzione illegale di arma clandestina.
Nello specifico, i Carabinieri avevano sottoposto a perquisizione personale e domiciliare la 25enne, rinvenendo nella sua disponibilità un manufatto artigianale clandestino, ovvero una pistola calibro 6,35 a forma di penna, priva di contrassegni identificativi ed un proiettile.
Da più approfonditi accertamenti condotti, era emerso che il manufatto risultava in possesso di meccanismi capaci di predisporre l’alloggiamento e lo sparo di cartucce con elevata potenzialità offensiva.
Pertanto, i Carabinieri avevano proceduto all’arresto della donna. L’arma è stata sottoposta ad accertamenti di natura balistica, al fine di stabilire la sua provenienza e l’eventuale utilizzo in pregresse azioni di fuoco. Espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la donna era stata condotta presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.
