Prima edizione dell’evento che racconta le storie vitivinicole delle Abbazie d’Italia presso il chiostro dell’abbazia dal 2 al 4 settembre
Quando parliamo di Abbazie probabilmente la prima cosa che ci viene in mente non è il vino. Possiamo rimanere in ambito enogastronomico e pensare agli squisiti liquori che tutt’ora possiamo trovare in molti luoghi di preghiera ma, per i più, è forse una novità scoprire che invece in tutta Italia ci sono molte abbazie che hanno una cultura e una storia del vino così intensa che merita di essere raccontata.
È questo lo scopo di Vini d’Abbazia, la manifestazione che si svolgerà dal 2 al 4 settembre 2022 nello splendido scenario del Borgo di Fossanova a Priverno (Latina). L’evento è organizzato da Pro Loco di Sabaudia e Associazione Culturale Passione Vino, in collaborazione con La Strada del Vino di Latina, Slowine, Pro Loco di Priverno, e con il contributo della Regione Lazio e dell’Arsial e il Patrocinio del Comune di Priverno.
L’evento mira a raccontare il ruolo che, sin dal Medioevo, le abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella salvaguardia di vitigni che altrimenti sarebbero andati perduti.
Parliamo di abbazie, monasteri e conventi dislocati su tutto il territorio italiano. A partire dal Trentino-Alto Adige con la presenza alla manifestazione dell’Abbazia di Novacella, quella di Muri-Gries e della cantina Valle Isarco che cura i vigneti del Monastero di Sabiona. Inoltre ci saranno l’Abbazia di Praglia e quella di Busco del Veneto, e l’Abbazia di Rosazzo del Friuli Venezia Giulia, i cui vigneti millenari sono affidati alla cantina Livio Felluga. La Toscana è rappresentata dalla Badia di Passignano (Abbazia di Vallombrosa) curata dalla Famiglia Antinori e dal Monastero dei Frati Bianchi di Fivizzano (Massa Carrara).
Ben rappresentato il Lazio, con i vini artigianali del Monastero delle suore Trappiste di Vitorchiano, e dai vini prodotti nel territorio pontino con le cantine che aderiscono alla Strada del Vino di Latina.
In Campania Feudi di San Gregorio ha voluto dedicare uno dei loro vini più importanti all’Abbazia del Goleto che fondata nel 1133 a Sant’Angelo dei Lombardi, ha salvato nel medioevo i vitigni autoctoni campani Greco di Tufo, Fiano e Aglianico.
Ad accendere i riflettori internazionali sull’evento sarà la partecipazione del gruppo Les Grands Chais de France, con il marchio Francois Martenot, che racconterà lo straordinario patrimonio storico culturale vitivinicolo della Borgogna, con i rinomati vini dell’Hospice de Beaune.
La location
L’Abbazia di Fossanova è il più antico esempio d’arte gotico-cistercense in Italia. I monaci cistercensi che la fondarono nel 1208 provenivano dal monastero di Citeaux in Francia. Un monastero che è stato fondamentale per la produzione dei blasonati vini della Borgogna. Da questo legame nasce l’idea di ospitare a Fossanova una manifestazione che racconti il contributo dei religiosi alla storia del vino. Il complesso monumentale è straordinario. Circondato da un borgo che non ha quasi bisogno di presentazioni, né al turista che vi si reca e che viene immediatamente circondato dalla rara bellezza delle stradine, dei ciottoli, dei piccoli negozietti artigianali che regalano una vita speciale agli abitanti del posto, né a questi ultimi, che ogni giorno godono della bellissima pace di un luogo senza tempo.
L’evento
All’evento, che si svolgerà proprio nel caratteristico chiostro dell’Abbazia, parteciperanno oltre venti cantine selezionate con la collaborazione di Slow Wine. Alle degustazioni si alterneranno anche momenti di confronto volti a scoprire le connessioni di questa tipologia di vini con i periodi storici e le realtà culturali in cui sono nati.
“Siamo molto orgogliosi di portare alla conoscenza di tutti un racconto storico così importante. L’evento è unico nel suo genere e siamo sicuri che metterà alla luce un vero e proprio patrimonio culturale da riaffermare e difendere. Poterlo fare in uno scenario storico, artistico e religioso come l’Abbazia di Fossanova, fondata proprio dai frati cistercensi provenienti dalla Borgogna e dove, tra l’altro, è morto San Tommaso d’Aquino, fa assumere all’evento un fascino unico”, le parole di Gennaro di Leva, presidente della Pro Loco di Sabaudia e di Massimo Bevilacqua, presidente dell’Associazione “Passione DiVino”.
Un evento che merita di essere visto, vissuto e raccontato, non solo con gli occhi e la voce di chi lo ha pensato, ma anche con le emozioni di tutti gli attori coinvolti e di un territorio magico e ricco di storia. L’Abbazia di Fossanova è raggiungibile con circa un’ora e mezza d’auto da Roma o con la linea ferroviaria per Priverno/Fossanova.