Rinnovo delle concessioni dei posteggi nei mercati su area pubblica: il Comune di Terracina le fa valere solo per un altro anno
Non si tratta dell’altro grande nodo delle concessioni balneari che, secondo il DDL Concorrenza votata poche settimane fa in Parlamento, dovranno essere messe a gara dal primo gennaio 2024. In attesa dei decreti delegati che stabiliranno criteri di assegnazione e indennizzi agli attuali gestori delle spiagge italiane, l’altro tema spinoso è rappresentato in tutta Italia e anche nella provincia di Latina dai commercianti che godono della concessione dei posteggi nei vari mercati cittadini.
Anche in questo caso, per rispettare la legge Bolkenstein da anni ignorata e respinta dal legislatore italiano, la questione non è di facile risoluzione, non solo per le proteste dei commercianti ma sopratutto perché il settore era abituato a proroghe automatiche di ben 12 anni.
Ora, la Giunta municipale di Terracina, votando una apposita delibera, stabilisce che quella proroga non può valere sul proprio territorio, mantenendo l’efficacia delle concessioni in scadenza alla data del 31 dicembre 2020 fino alla data del 31 dicembre 2023. Dopo quest’ultima data, si andrà a gara.
La decisione sarà applicato alle concessioni rilasciate per il Mercato Settimanale del giovedì, per i posteggi isolati su Aree Pubbliche che esercitano il commercio, per le rivendite di quotidiani e periodici su Aree Pubbliche e per le fiere istituzionalizzate: San Silviano; Sant’Antonio; Madonna del Carmine; Madonna della Delibera e San Cesareo.
Già a febbraio 2021, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva formulato alcune osservazioni in merito all’attuale disciplina delle concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, dichiarando che “alla luce del quadro normativo il settore del commercio su aree pubbliche risulta attualmente impenetrabile all’applicazione dei principi della concorrenza”. L’Autorità aveva sollevato seri dubbi di compatibilità con il diritto europeo, ossia la Bolkenstein.
Per di più, addirittura nel 2012, la Consulta, sollecitando Governo e Parlamento, aveva stabilito l’illegittimità di una normativa regionale che, al pari di quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2019, escludeva il settore commercio su aree pubbliche dall’ambito di applicazione dell’art. 16 del D.Lgs. n. 59/2017, ponendosi in contrasto con la direttiva Servizi e diritto europeo.
E ancora, ad agosto 2021, la stesa Autorità della concorrenza riteneva “l’attuale quadro normativo, che prevede proroghe automatiche di 12 anni e la possibilità di riassegnare comunque posteggi liberi, nuovi o vacanti a operatori esistenti senza l’espletamento di procedure di gara, si ponga in violazione delle disposizioni costituzionali ed eurounitarie, poste a presidio della libertà di iniziativa economica e a tutela della concorrenza“.
Peraltro, una recente sentenza del Tar, nel 2022, aveva precisato l’applicabilità della direttiva Bolkestein, a tutela della concorrenza e del mercato, anche per il rilascio delle concessioni dei posteggi nei mercati sulle aree pubbliche da riassegnare mediante gare pubbliche, senza ricorrere a rinnovi automatici per ulteriori periodi (dodici anni). E anche il Consiglio di Stato aveva disposto una disciplina transitoria con cui le concessioni balneari continuano ad essere efficaci fino al 31 dicembre 2023.
Sulla base di queste sentenze e dei pareri dell’autorità, il Comune di Terracina non sfiderà la Bolkenstein.