Infermieri e campagne vaccinali, il senatore Nicola Calandrini (Fratelli d’Italia): non siano abbandonati
“Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza agli infermieri che si sono occupati per mesi della campagna di vaccinazioni anti Covid, e che dall’oggi al domani si sono ritrovati con l’orario di lavoro dimezzato senza alcun preavviso. Comprendo la necessità di adeguare gli orari di lavoro ai ritmi più blandi delle vaccinazioni, ma trovo scorretto che questi professionisti siano di fatto demansionati e scaricati dalle agenzie di lavoro, dalla Asl di Latina, dalla gestione commissariale e dal Ministero della Salute, senza alcuna altra opportunità”.
“Gli infermieri che per mesi si sono occupati della campagna vaccinale non possono essere ora abbandonati a se stessi. È anche grazie ai loro sforzi che l’Italia è uscita dalla fase più difficile della pandemia. Per questo, ora che la campagna vaccinale non ha più necessità di proseguire a ritmi serrati come avvenuto nei mesi scorsi, non ci si può limitare a ridurre le ore di servizio, e conseguentemente i salari, senza dare loro alcuna certezza”.
La pandemia ha messo in risalto le carenze di operatori medici e sanitari in tutta la nazione, mi risulta difficile credere che per questi professionisti non esista altro collocamento.
Asl locale, struttura commissariale ed eventualmente proprio il Ministero della Sanità devono farsi carico di dare un futuro agli infermieri che tanto si sono spesi nella lotta al Covid-19, mettendo a repentaglio la loro stessa salute. Vanno date loro delle risposte senza lasciare che i contratti di lavoro a tempo determinato attualmente vigenti scadano, senza altre soluzioni. Sul tema mi riservo di porre una interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza”.
Lo dichiara, in una nota, il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.