Si è riunita questa mattina presso l’Aula delle Commissioni di Via Costa, la Commissione Consiliare “Programmazione, Statuto e Regolamenti”, presieduta dal consigliere provinciale Vincenzo Mattei. Hanno partecipato ai lavori i consiglieri componenti: Barbara Carinci (V. Presidente), Ennio Affilani, Federica Felicetti, Annalisa Muzio. Presente anche il dirigente del Settore Bilancio Francesco Carissimo.
La commissione è stata convocata per esaminare i seguenti argomenti che ha approvato all’unanimità: l’art. 17 comma 2 dell’atto costitutivo della “Fondazione Tulio Levi Civita” e la relazione del Presidente dell’Upi sulla prospettiva di Costituire la nuova Provincia dalle riforme necessarie ai modelli da condividere.
Per la “Fondazione Tullio Levi Civita” la commissione consiliare ha dato così il suo parere favorevole unanime per lo scioglimento, come proposto dal Commissario liquidatore avv. Angelo Conte, il quale ha chiesto ufficialmente al Consiglio Provinciale di Latina e comunali di Sperlonga e Cisterna (soci fondatori in data 21 maggio 2008 della Fondazione per la diffusione e lo sviluppo della cultura scientifica), in quanto sin dal 2014 la suddetta Fondazione ha smesso di operare.
Parere favorevole unanime anche per quanto concerne la relazione dell’Upi sulla prospettiva di costituire la nuova Provincia, già approvata dall’Assemblea riunitasi a Roma l’11 maggio scorso.
Il prossimo Consiglio Provinciale con un proprio ordine del giorno chiederà quindi all’Upi di predisporre emendamenti da sostenere politicamente in Parlamento sul decreto approvato e in corso di pubblicazione che consentiranno di semplificare le procedure per far fronte al rincaro dei costi delle materie prime; incrementare le risorse per il rincaro dei costi energetici; consentire a tutte le Province che abbiano subite negli introiti da tasse automobilistiche di coprire le minore entrate. Di richiedere inoltre al Governo che nella prossima legge di bilancio sia affrontato e risolto in modo duraturo il problema della copertura dei fabbisogni necessari alla gestione delle funzioni fondamentali delle Province, prevedendo quindi maggiori risorse per la parte corrente; l’eliminazione dei tagli della spending review; l’eliminazione dei tagli sui costi della politica previsti dalla legge 56/14. Evitare insomma che l’Ente di via Costa sia obbligato a restituire ogni anno allo Stato la somma di 23 milioni di Euro.