“Per una giustizia più equa. Perché senza giustizia non esiste libertà. Per queste ragioni il 12 giugno abbiamo il dovere di andare a votare al referendum che si svolgerà in concomitanza con le elezioni amministrative di molti Comuni italiani e della nostra provincia. Cinque i quesiti, che come Lega da sempre abbiamo sostenuto, che saranno sottoposti al vaglio dei cittadini: riforma del CSM, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere dei magistrati sulla base della distinzione tra funzioni giudicanti e requirenti, limiti agli abusi della custodia cautelare, abolizione del decreto Severino”.
“La mia è una scelta di campo, politica ed etica in linea con la battaglia che come Lega abbiamo portato avanti per arrivare al primo traguardo importante che stava nella convocazione del referendum dopo aver compiuto uno sforzo sul campo per raccogliere le firme necessarie. Quesiti che nascono non contro qualcuno ma per dare risposte alla non più procrastinabile riforma del sistema giustizia che si è mostrato, negli anni, non più attuale e capace di dare a cittadini ed imprese le risposte che necessitano. Votare con convinzione per il “sì” significa proprio questo, significa scegliere per correggere quelle inefficienze che, purtroppo, pongono il nostro Paese tra quelli in cui si evidenzia la minore percezione di giustizia, più falle nel sistema, meno capacità di reazione per attualizzarlo e renderlo più efficace. Questo referendum abrogativo vincerà se raggiungeremo il quorum. Perché il voto sia valido è necessario, infatti, che si esprima il 50% più uno degli aventi diritto. Per questo ciascuno di noi con il proprio voto potrà fare la differenza e contribuire con coraggio al raggiungimento dell’unico obiettivo che un “sì” convinto comporta che sta in un cambio sostanziale del sistema giustizia attuale”.
Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale di Latina Vincenzo Valletta (Lega).
